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domenica 30 luglio 2023

ROCCELLA IONICA - 43EDIZIONE DEL FESTIVAL DEL JAZZ DI RUMORI MEDITERRANEI C'E' ILPROGRAMMA. OSPITI ITALIANI E AMERICANI .

 


Una serie di omaggi alle grandi stelle del jazz italo-americano, due serate speciali dedicate alla Turchia, la sezione “Next generation jazz” – palcoscenico riservato alle band formate da giovani musicisti – saranno al centro del programma di “Ai confini del jazz – La musica di mezzo”, 43esima edizione del Festival Internazionale del Jazz Rumori Mediterranei di Roccella che si svolgerà dal 26 agosto al 3 settembre 2023. 

Accanto ai concerti serali anche questa edizione propone altre attività didattico-formative, come le master class di strumento e voce, le presentazioni di libri e CD e gli incontri con grandi protagonisti del panorama jazzistico internazionale. Confermata come da tradizione la vocazione del Festival a privilegiare progetti innovativi e musicisti che amano la sperimentazione e la ricerca; saranno infatti nove le produzioni originali e quattro le prime nazionali su un totale di diciotto concerti. 

L’evento è stato ammesso a finanziamento nell’ambito dell’Avviso pubblico “Eventi Culturali” promosso dalla Regione Calabria a valere sulle risorse del PAC 2014/2020 e gode del sostegno finanziario della Città Metropolitana di Reggio Calabria che ha confermato il proprio impegno a favore di questa manifestazione internazionale che da 43 anni dà lustro alla Calabria.

Ricco il cartellone messo in piedi da Vincenzo Staiano, direttore artistico di Rumori Mediterranei. Saranno Frank SinatraScott LaFaroTony ScottHenry ManciniSal Nistico’Joe Venuti, Eddie Lang e Chick Corea le star di origine italiana al centro di una serie di produzioni originali del Festival gestite da grandi protagonisti della scena jazzistica nazionale e internazionale come Rachel GouldLuis BonillaRiccardo FassiMary Holvorson, Jessica PavoneJim Rotondi e Michael Rosen. Al Teatro al Castello saranno cinque, infatti, le formazioni impegnate nei “tribute ai paisani”. Il RICCARDO FASSI SEXTET omaggerà Henry Mancini, il quartetto PAVONE-HALVORSON-DUNSTON-FUJIWARA, in prima mondiale a Roccella, ricorderà Joe Venuti ed Eddie Lang, il RACHEL GOULD QUINTET riproporrà dal vivo una celebre incisione di Rachel Gould e Sal Nisticò, mentre il ROTONDI-ROSEN-GORGONE-PICCIRILLO-FIORE QUINTET presenterà, in prima assoluta, degli arrangiamenti di brani famosi di Chick Corea, scomparso due anni faInedito e di grande spessore il progetto su Frank Sinatra che sarà presentato dal Prof. Luca Cerchiari, uno dei massimi esperti europei di jazz, nella veste di story teller e dal quartetto di Greta Panettieri una delle più brillanti vocalist in circolazione nel nostro paese. In cartellone anche un inedito documentario su “Frank Sinatra e l’Italia” a cura del Master in ‘Editoria e produzione musicale’ dell’Università IULM di Milano diretto dal Prof. Luca Cerchiari.

I concerti del Teatro al Castello saranno preceduti da altre performance. Giorno 26 agosto, nella serata d’apertura del Festival sul Waterfront Sisinio Zito, un trio guidato dal sassofonista Carmelo Coglitore improvviserà dei brani partendo dagli ‘hint’ che gli arriveranno dal collezionista e musicologo Giuseppe Nicolò che, nel progetto originale “Back to grammo“, azionerà la manovella dei suoi vecchi grammofoni per fare girare i vinili delle più celebri stelle del firmamento jazzistico italo-americano. A seguire il progetto “Mediterraneo ostinato” della BANDA IKONA di Stefano Saletti e Barbara Eramo, con special guest il bravo clarinettista Gabriele Coen, che porterà sul palcoscenico la complessità comunicativa e sonora della lingua Sabir, l’antico esperanto dei pescatori e dei marinai del Mediterraneo.

Sul Waterfront Sisinio Zito, altri contributi originali su Scott LaFaro e Giose Rimanelli verranno dal quartetto JADE VISION di Andrea Brissa e dal DOMENICO RIZZUTO ELECTRONIC ENSEMBLE nella sezione riservata ai giovani, che registrerà anche la presenza dell’ANDREA GLOCKNER SEXTET e del MIRKO ONOFRIO LARGE JAZZ ENSEMBLE, una big band che presenterà “Leon in jazz” un originale progetto di musica “Third Stream” imperniato sugli arrangiamenti di alcune arie del celebre compositore napoletano Ruggero Leoncavallo.

Al Teatro al Castello, invece, oltre agli omaggi agli italo-americani, ad arricchire il quadro ci saranno anche le esibizioni di grandi formazioni come il Lino Patruno Jazz Show e il quartetto di Sergio Cammariere. Il progetto di Lino Patruno richiama il jazz degli alboriNon a caso è un convinto sostenitore della teoria che vuole i musicisti italo-americani di origine siciliana al centro della nascita del dixieland.

Sarà la prima volta di Patruno al Festival, anche se può essere considerato uno dei personaggi più eclettici del mondo dell’intrattenimento italiano perché ha attraversato con successo tutti i generi musicali e i mezzi espressivi della scena contemporanea, mentre Cammariere torna a Roccella dopo 16 anni con i brani del suo ultimo album.

La chiusura della rassegna, invece, sarà affidata al FOOTPRINT PROJECT, una band berlinese che proporrà un effervescente mix di jazz, hip-hop, neo-soul e afrobeat con al centro della scena la vocalist Rokhaya Niang.

Di notevole pregio e interesse la sezione “Rumori Mediterranei for Turkey“. Grande attesa, infatti, per quella che, forse, sarà una delle “chicche” del Festival e prevede la partecipazione di formazioni guidate da musicisti turchi provenienti da quattro capitali europee: Ankara, Londra, Berlino e Copenaghen. Due le date. Giorno 29 sul palcoscenico di Martone si alterneranno L’HAKAN BASAR TRIO del pianista enfant prodige Hakan Basar, ormai abbastanza conosciuto in Europa, e il CANSU TANRIKULU QUARTET guidato dalla bravissima vocalist Cansu Tanrikulu che suona anche il synth, la chitarra e lavora con l’elettronica per arricchire il suo linguaggio vocaleGiorno 30 agosto, invece, serata d’apertura al Teatro al Castello di Roccella Jonica con il quartetto YPEK YOLU di Orhan Özgur, un cantante e virtuoso del saz, chiamato anche “chitarra saracena”, e la band DILA VARDAR & THE ODD BEATS che opera sulla scena musicale londinese, al momento la più grande fucina di jazz multietnico del pianeta. Quello della vocalist e danzatrice turca Dila Vardar è un ensemble votato alla performance dionisiaca e propone una fusion fatta di musica etnica turca e greca e ritmi di danza balcanica. 

Da sottolineare che sarà di notevole spessore, infine, la presenza femminile al Festival con alcune grandi protagoniste del jazz contemporaneo come Mary HalvorsonJessica PavoneRachel GouldGreta PanettieriBarbara EramoCansu TanrikuluDila Vardar e l’emergente Rokhaia Niang.

Tra queste si distinguono la chitarrista Mary Halvorson e la violinista Jessica Pavone due giovani star che dominano le classifiche dei nuovi talenti statunitensi. Si tratta di un duo ormai consolidato che ha alle spalle molte produzioni musicali e l’appartenenza alla cosiddetta “Brooklyn Jazz Renaissance” che sta soppiantando il tradizionale dominio della ormai proibitiva e costosa Manhattan. Il duo, per la prima volta in Italia, sarà affiancato da Nick Dunston al contrabbasso e Tomas Fujiwara alla batteria e costituirà certamente un evento top dell’estate jazzistica italiana. 

venerdì 14 luglio 2023

CASERTA - SENTENZA EUROPEA DOPO 14 ANNI STRASBURGO DA RAGIONE ALL'ISTITUTO DI SOSTEMENTO DEL CLERO DI CUI ANTONELLO GIANNOTTI NE E' IL PRESIDENTE GRAN LAVORO PROFESSIONALE DELL'AVVOCATO CARMELA DE FRANCISCIS

 

IDSC DI CASERTA CONTRO STATO ITALIANO: LA CORTE EUROPEA COMPIE GIUSTIZIA


E' l'avvocato cassazionista Carmela De Franciscis a salire sul podio della giustizia europea ma per saperne di più e stesso Lei che ci fa alcune considerazioni. 





“La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo con sentenza del 13 luglio 2023 ha definito il contenzioso risalente all’anno 2009 instaurato dal mio assistito I.D.S.C. di Caserta, sancendo il principio che le indennità espropriative quantificate ai sensi dell’art. 5 bis della legge 359/1992 vigente all’epoca di tale esproprio sono illegittime in quanto confliggenti con l’art. 1 del prot. n. 1 della CEDU e che compete al proprietario espropriato la rideterminazione del proprio credito.

Si tratta di una sentenza di rilevante portata giuridica, che ancora una volta censura lo Stato Italiano allorché opera in dispregio di principi aventi rilevanza costituzionale e comunitaria di tutela della proprietà.

Sono soddisfatta della decisione favorevole al mio assistito ed è un importante riconoscimento per il mio Studio Legale che ottiene affermazione anche dinnanzi la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo in materia altamente specialistica”.

 

DESCRIZIONE DELLA VICENDA:

La vicenda portata all’attenzione della Corte Europea traeva origine dall’espropriazione di fondi in Marcianise di proprietà dell’IDSC di Caserta in favore del Consorzio ASI di Caserta: a seguito della incongrua quantificazione delle indennità di esproprio, l’IDSC propose   opposizione alla stima dinanzi  alla Corte di Appello di Napoli che  rideterminò le indennità di esproprio dovute dal Consorzio ASI di Caserta, applicando l’art. 5 bis legge 359/92 all’epoca vigente e quindi decurtando notevolmente (rispetto al valore venale dei fondi espropriati) gli importi dovuti al proprietario espropriato IDSC.

Avverso le sentenze della Corte di Appello, il Consorzio ASI di Caserta propose ricorso per Cassazione contrastato dall’IDSC di Caserta, il quale invocava tra l’altro la spettanza dell’intero valore venale per il fondo espropriato, ai sensi della Legge Nazionale Italiana n. 244/2007 art. 2 comma 89.

I ricorsi per cassazione proposti dal Consorzio ASI di Caserta furono respinti e – poiché a seguito del contenzioso dinanzi alla Suprema Corte di Cassazione risultavano esaurite le vie di ricorso interne esperibili a norma delle leggi nazionali vigenti nello Stato Italiano - l’IDSC di Caserta investiva della questione la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.

A fondamento dell’impugnativa (riguardante cinque espropri) l’IDSC di Caserta eccepiva la violazione dell’art. 1 del prot. n. 1 della CEDU in relazione all’inadeguatezza dell’indennità di espropriazione calcolata in funzione della legge 359/1992:  

difatti, la norma invocata sancisce che “ogni persona fisica o giuridica ha diritto al rispetto dei suoi beni. Nessuno può essere privato della sua proprietà se non per causa di utilità pubblica e nelle condizioni previste dalla legge e dai principi generali del diritto internazionale. Le disposizioni precedenti non portano pregiudizio al diritto degli Stati di mettere in vigore le leggi da essi ritenute necessarie per disciplinare l’uso dei beni in modo conforme all’interesse generale o per assicurare il pagamento delle imposte o di altri contributi o delle ammende”.

Per converso:

- l’IDSC di Caserta non aveva ottenuto per l’espropriazione una compensazione integrale ragionevole in relazione al valore del bene

-  l’ammontare dell’indennità era stato quantificato ai sensi della legge 359/92 e quindi quantificando l’indennità in importo corrispondente a meno della metà del valore di mercato del terreno,  nonostante fosse entrata in vigore in corso di causa l’art. 2 comma 89 della legge 244/2007 espressamente invocato dall’IDSC di Caserta, norma che sancisce la spettanza al proprietario espropriato dell’intero valore venale del bene e nonostante in corso di causa la Corte Costituzionale Italiana avesse dichiarato l’incostituzionalità dell’art. 5 bis commi 1-2 della legge 359/92 con sentenze n. 348/2007 e 349/2007.

Sicchè, l’indennità di espropriazione risultava ampiamente inferiore al valore di mercato del bene e questo ammontare era destinato ad essere ulteriormente tassato con ritenuta del 20% ai sensi della legge Nazionale Italiana 413/1991 art. 11.

Inoltre dal decreto di esproprio emergeva che la procedura espropriativa non si collocava neppure in un contesto di riforma pubblica economica, sociale o politica e quindi mancava qualsiasi obiettivo legittimo di pubblica utilità atto a giustificare un rimborso - come quello riconosciuto all’IDSC di Caserta - nettamente inferiore al valore di mercato del fondo.

Infine, appariva incongrua la maggiorazione stabilita dal Giudice Nazionale commisurata al solo interesse legale, dovendosi invece ritenere appropriato il tasso degli interessi delle operazioni di rifinanziamento marginale della Banca Centrale Europea maggiorato di 3 punti percentuali, in sintonia con giurisprudenza della Corte Europea dei diritti dell’uomo.

Pertanto, l’IDSC di Caserta chiedeva dichiararsi lo Stato Italiano tenuto a versare:

- per i danni in relazione al pregiudizio materiale, la somma corrispondente alla differenza tra il valore di mercato del terreno al momento dell’espropriazione e l’indennità ottenuta conformemente all’art. 5 bis della legge 359/92;

- il rimborso della ritenuta del 20% sull5indennità di esproprio previsto dall’art. 11 della legge 413/91 o in subordine la ragionevole somma ritenuta equa dalla Corte quale somma da concedere all’IDSC di Caserta per il pregiudizio materiale connesso all’applicazione di ritenuta sull’indennità di esproprio;

- il pregiudizio morale da quantificarsi equitativamente tenuto conto della durata del processo dinanzi all’Autorità Giudiziaria Italiana, della privazione e conseguente impossibilità di utilizzo del terreno fm dal momento dell’occupazione e di tutte le pratiche e procedure che aveva dovuto attivare e coltivare l’IDSC di Caserta per tutelare i propri diritti;

- gli interessi moratori, chiedendo che su ogni somma spettante - essendo incongrua la maggiorazione stabilita dal Giudice Nazionale commisurata al solo interesse legale - si condannasse lo Stato Italianoal pagamento di un importo calcolato tenendo conto del tasso degli interessi delle operazioni di rifinanziamento marginale della Banca Centrale Europea maggiorato di tre punti percentuale.

La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo con la sentenza del 13 luglio 2023 ha accolto il ricorso dell’IDSC di Caserta riconoscendo sussistente la violazione dell’art. 1 del Protocollo no.1 della Convenzione  ed ha disposto la condanna dello Stato Italiano a pagare in favore dell’IDSC di Caserta i ragguardevoli importi indicati in sentenza entro tre mesi a titolo di danno pecuniario e non pecuniario, stabilendo altresì il tasso degli interessi conformemente alle richieste del ricorrente a questo dovuto oltre il predetto  termine.