C’era una volta …..... il locale da ballo ….. anzi C’era una
volta la discoteca …. Il night club, dove si riuniva centinaia e centinaia di
persone per passare qualche ora di svago. Poi da queste strutture sono nati i locali
più grandi le discoteche mega galattiche dove migliaia e migliaia di giovani si
recavano per trascorrere ore in spensieratezza. Chi vi fa questa storia è una
persona che è stata negli anni settanta e ottanta un dj di provincia che allietava
le serate, ma qualcuno ricorderà che vi erano anche pomeriggi danzanti per
consentire a giovani adolescenti inferiori ai 18 anni di farsi notare affinchè
facessero conoscenza e frequentassero in maniera normale. Con il passar del
tempo queste spensieratezze sono cambiate e man mano che si andava avanti
venivano alla luce sempre più illeciti nei locali in cui da una consumazione
analcolica si passava sempre di più ad una consumazione alcolica per poi passare
a sniffare droghe leggere per poi passare a droghe pesanti eroina, cocaina,
crack e quant’altro. Tutto questo
controllato da organizzazioni criminali facenti parte di clan camorristici
nuovo stampo, che arrivano con grossi Suv e affiliati per far vedere la loro supremazia.
Era il prologo dei rave party . Già i rave party . La parola tradotta significa
festa delirio. Ma delirio di che ?!
Molti sono stati i rave party organizzati in Italia che guarda caso provengono da gruppi di centri
non autorizzati i quali attraverso social ( e la polizia postale che fa ? )inviano
messaggi sulle pagine facebook e whatupp le date di questi rave in modo da
convogliare migliaia e migliaia di giovani da far lievitare il loro business
fra alcol droga e sesso frenato nelle campagne adiacenti dove si svolgono
queste feste non organizzate.
Ma la differenza che vi è fra i locali da ballo, discoteche
night club e i rave party è appunto l’organizzazione. Si sa che quando bisogna
organizzare una festa grande o piccola bisogna chiedere delle autorizzazione
sia alla questura che alla Siae, pagando delle imposte sia amministrative che
allo stato . Gli organizzatori dei rave a differenza dei proprietari di locali
che pagano, questo non lo fanno perché scelgono delle location fuori il centro
abitato e abbandonate per non dare nell’occhio ai cittadini che risiedono o in
città o in piccoli paesi . E fin qui, comunque riescono un po a ragionare, ma
non ragionano quando per organizzare rave party senza pagare uno straccio di
autorizzazione, non si sa i soldi da dove provengono, ma sicuramente da
traffici illeciti, vendono di tutto dall’alcol senza autorizzazione ma ahimè
anche droga di qualsiasi tipo. Tutto questo organizzato con tanto di body guard
appartenenti ad organizzazioni criminali camorristiche perché nessuno può
organizzare un rave party di mastodontiche dimensioni di questo genere se non
si affida ai malavitosi. Ecco svelato del perché nell’articolo 434 del codice
penale, di nuova approvazione, raduni illeciti e non raduni per la libertà di pensiero.
Il rave party di Modena era un raduno illecito, una festa
illecita, un raduno controllato da organizzazioni criminali che controllano l’attività
di spaccio e detenzione di droga e la vendita illecita di superalcolici e mega
attività illecita di prostituzione sessuale di donne e uomini senza scrupolo .
Qualche anno accade, proprio in uno di questi rave party organizzato a Caserta sulle colline di Castelmorrone
un omicidio . Era la notte fra il 2
giugno 2015 e il 3 giugno 2015 a Castelmorrone
durante un rave party. quella fra il 2 e il 3 giugno mori Antonio Franzese di
24 anni di Frattamaggiore per le ferite
riportate . Mentre si ballava ci fu una
rissa proprio per il controllo delle
attività illecite, sfociata in un accoltellamento . Fu un fatto
eclatante perché venne ferito anche il fratello.
In totale vennero arrestati tre persone, la pm titolare
dell'indagine era Raffaella Capasso della Procura della Repubblica di Santa
Maria Capua Vetere . Intervennero il Comando Provinciale dei Carabinieri di
Caserta.
Nessuno fino ad oggi a
livello nazionale ha parlato di questo episodio e nessun giornalista a livello
nazionale ha accennato a questo omicidio che se ne parlò a livello nazione nel
2015, troppo impegnati a registrare soltanto gli interventi dei ben pensanti del centro sinistra favorendo
una attività illecita .
Questo non è anche evasione fiscale ???
Ciliegina sulla torta. Lo sapete che era uno dei dj di quel
rave party? Era una persona che qualche anno fa accoltellò il padre e dopo fece
il mea culpa, addirittura fu fotografato con il primo cittadino di Caserta !!( ahime’ Carlo
che autogol hai fatto all’epoca !!)
Perdonatemi ma bisognava fare questa precisazione perché sia
la stampa nazionale che quella locale è un colabrodo !!!!