C’era una volta il territorio di Terra di lavoro o più comunemente
chiamato il Regno delle due Sicilie o come viene chiamato oggi la provincia di
Caserta. Un territorio dove l’agricoltura la faceva da padrone, dove la cultura
non era un optional , dove un grande architetto , cosi come hanno fatto i
romani, gli etruschi ed altri popoli
avevano costruito le basi di una storia
che per certi versi è ancora segnata nelle innumerevoli costruzioni lasciate come
testamento in favore di popoli che si
succedevano durante il primo , il secondo e il terzo millennio sul più grande
pianeta di vita creato per moltiplicarsi
e dare ancor di più vita alla popolazione del mondo intero .
Potrebbe essere un prologo di una bella favola di un libro,
ma in realtà la veritiera storia della nostra amata terra dove tutti hanno
contribuito a far si che il popolo si emancipasse e potesse proliferare nel
bene di tutti. Ma come si sa esiste, così come esiste il bene, anche il male
dove persone senza scrupoli per il solo capriccio di un pericoloso business dovuto
all’oro nero, che non è il petrolio, prodotto per lo più dalle persone che
compongono la nostra terra.
Si chiama rifiuto. Lo stesso che per volere di alcuni
facinorosi uomini politici senza scrupoli, cosi come c’erano nella storia sacra e nella bibbia, così come c’erano
in quel poema di un grande poeta italiano padre della lingua italiana Danta Alighieri
i cosiddetti “Ignavi” i quali vorrebbero
distruggere la terra e in questo caso la provincia di Caserta .
Gia, perché oggi e più precisamente dall’inizio del terzo
millennio queste persone hanno pensano di distruggere un territorio quello
della nostra provincia non solo denunciando gli ex politici della prima
repubblica , ma deturpandolo in tutte le maniere possibili con impianti di compostaggio
e trasformazione del rifiuto a che a
dire il vero sulla carta hanno tutte le carte in regola , ma all’atto della
pratica sono ancora di più impianti che assomigliano sempre di più a discariche ancor più pericolose di quelle che
vi erano prima .
Ebbene all’inizio del terzo millennio si pensò che un impianto
di compostaggio potesse risolvere problemi della provincia di Caserta . Così il
presidente della regione l’allora Antonio Bassolino individuò nella zona Sant’Andrea
Andrea dei lagni a ridosso del comune di Santa Maria Capua Vetere un impianto di
compostaggio nei pressi della casa
circondariale di Santa Maria Capua Vetere dove sorgeva già una unità del
vecchio e tanto chiacchierato Consorzio Ce2.
Sono stati venti anni di inferno per la popolazione la quale
pagava amaramente anche con malattie incurabili dovuti anche ad esalazioni
dello stesso impianto .
Chi lo dice è testimone oculare di 21 anni di quanto accaduto
perché risiedeva a due chilometri in linea
d’aria dal Cdr e successivamente a
quattro chilometri, sempre in linea d’aria, dal cdr perché risiedeva per qualche
anno a Santa Maria Capua Vetere.
Solamente al pensiero che Caserta si possa ripetere quello che ho visto e sentito a Santa Maria Capua Vetere mi viene la pelle d’oca pensare che Caserta diventi la pattumiera della Campania : prima
con Bassolino e poi con De Luca l’ordine è che la provincia di Caserta si deve distruggere .
Votiamo secondo coscienza !!!