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sabato 16 ottobre 2021

RIFIUTI GATE - PRIMA BASSOLINO E POI DE LUCA VOGLIONO DISTRUGGERE CASERTA E ZONE LIMITROFE PERCHE' NAPOLI E SALERNO DEVONO EMERGERE

 

C’era una volta il territorio di Terra di lavoro o più comunemente chiamato il Regno delle due Sicilie o come viene chiamato oggi la provincia di Caserta. Un territorio dove l’agricoltura la faceva da padrone, dove la cultura non era un optional , dove un grande architetto , cosi come hanno fatto i romani, gli etruschi  ed altri popoli avevano costruito  le basi di una storia che per certi versi è ancora segnata nelle innumerevoli costruzioni lasciate come testamento in  favore di popoli che si succedevano durante il primo , il secondo e il terzo millennio sul più grande pianeta di vita  creato per moltiplicarsi e dare ancor di più vita alla popolazione del mondo intero .

Potrebbe essere un prologo di una bella favola di un libro, ma in realtà la veritiera storia della nostra amata terra dove tutti hanno contribuito a far si che il popolo si emancipasse e potesse proliferare nel bene di tutti. Ma come si sa esiste, così come esiste il bene, anche il male dove persone senza scrupoli per il solo capriccio di un pericoloso business dovuto all’oro nero, che non è il petrolio, prodotto per lo più dalle persone che compongono la nostra terra.

Si chiama rifiuto. Lo stesso che per volere di alcuni facinorosi uomini politici senza scrupoli, cosi come c’erano  nella storia sacra e nella bibbia, così come c’erano in quel poema di un grande poeta italiano padre della lingua italiana Danta Alighieri i cosiddetti “Ignavi”  i quali vorrebbero distruggere la terra e in questo caso la provincia di Caserta .

Gia, perché oggi e più precisamente dall’inizio del terzo millennio queste persone hanno pensano di distruggere un territorio quello della nostra provincia non solo denunciando gli ex politici della prima repubblica , ma deturpandolo in tutte le maniere possibili con impianti di compostaggio  e trasformazione del rifiuto a che a dire il vero sulla carta hanno tutte le carte in regola , ma all’atto della pratica sono ancora di più impianti che assomigliano sempre di più a  discariche ancor più pericolose di quelle che vi erano prima .

Ebbene all’inizio del terzo millennio si pensò che un impianto di compostaggio potesse risolvere problemi della provincia di Caserta . Così il presidente della regione l’allora Antonio Bassolino individuò nella zona Sant’Andrea Andrea dei lagni a ridosso del comune di  Santa Maria Capua Vetere un impianto di compostaggio  nei pressi della casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere dove sorgeva già una unità del vecchio e tanto chiacchierato  Consorzio Ce2.

Sono stati venti anni di inferno per la popolazione la quale pagava amaramente anche con malattie incurabili dovuti anche ad esalazioni dello stesso impianto .

Chi lo dice è testimone oculare di 21 anni di quanto accaduto perché risiedeva  a due chilometri in linea d’aria dal Cdr e  successivamente a quattro chilometri, sempre in linea d’aria, dal cdr perché risiedeva per qualche anno  a Santa Maria Capua Vetere.

Solamente al pensiero che Caserta  si possa ripetere quello che ho visto  e sentito a Santa Maria Capua Vetere   mi viene la pelle d’oca pensare che Caserta diventi la pattumiera della Campania : prima  con Bassolino e poi con De Luca  l’ordine è che la provincia di Caserta  si deve distruggere .

Votiamo secondo coscienza !!!