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sabato 13 marzo 2021

TAR E COMUNE - QUARTA "SCOPPOLA" DEL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DELLA CAMPANIA DOPO I FARMACISTI ARRIVA ANCHE IL CONGELAMENTO DI LAVORI NELLE SCUOLE

E' COME  CHE IL SINDACO CARLO MARINO FOSSE OSTAGGIO DI QUALCUNO.........

Dopo i provvedimenti a favore dei farmacisti della provincia di Caserta adesso anche le scuole e gli affidamenti degli incarichi per le ristrutturazione delle scuole. Gara e lavori congelati alla scuola Pietro Giannone di caserta  per un vizio di forma.     C’è qualcosa che non convince nell’iter amministrativi del Comune di Caserta per quanto riguarda bandi ed gare di  appalti che l’amministrazione  guidata da Carlo Marino ha inteso approvare dopo le delibere di giunta .


Per la quarta volta il tribunale amministrativo regionale della Campania rimanda al mittente le procedure attuate dal comune di Caserta dai funzionari e dagli uomini politici, i quali, in seguito alle delibere di giunta e consiliari,  hanno completamente errato la procedura amministrativa che ha dato ragione ai ricorsi presentati  dagli imprenditori e farmacisti .

Ebbene si inizia a marzo 2019 con il congelamento della pianta organica delle farmacie dove ordine e farmacisti si facevano sentire dai giudici napoletani tanto è che sospesero l’iter amministrativo dei concorsi e delle nomine ai farmacisti che erano stati nominati dal comune. Si va avanti anche perché altri farmacisti presentarono anche altri ricorsi ed ebbero ragioni fino a quando il 17 dicembre 2020 il tar chiude il primo capitolo danno ragione ai farmacisti dopo i ricorsi presentati dagli avvocati Paolo e Marco Mancini e dall’avvocato Carmela De Franciscis.

 Ma andiamo ai nostri giorni e ad qualche giorno fa quando il tar nuovamente per la quarta volta mette in ginocchio il Comune di Caserta . La vicenda sono i  lavori finalizzati a riqualificare l'edificio comunale dove ha sede   «Pietro Giannone»  lavori per giunta annunciati in pompa magna . la prima sezione del Tribunale amministrativo regionale della Campania (presidente Salvatore Veneziano) ha sospeso fino all'udienza di discussione del 12 maggio la gara d'appalto da 2 milioni e mezzo «rendendosi necessario un approfondimento disponendo il deposito, a cura del comune di Caserta, di chiarimenti e di documentazione» . Tale precisazione trae spunto da una serie di presunte irregolarità sollevate da una impresa che ha presentato il ricorso. La gara e l’appalto per i lavori di recupero architettonico e miglioramento strutturale della scuola Giannone è stato aggiudicato dal Consorzio Stabile Oscar , una società con sede in provincia di Potenza, ma la  società, Falco Group rappresentata e difesa dagli avvocati Mario Caliendo ed Eleonora Caterina aveva presentato un ricorso anche contro  l’Asmel Consortile denunciando dell'irregolarità della gara dal punto di vista  giuridico. la società ricorrente  addirittura aveva chiesto una documentazione al Comune che ad oggi non ha rilasciato ( il comune non ha neanche  una pec)  . Dal ricorso  della Falco a cui hanno dato credito i giudici partenopei , la società Oscar, risultata prima, sarebbe stata ammessa illegittimamente in quanto ha designato un consorziato che non avrebbe i requisiti per eseguire, sottoposti a vincolo della Soprintendenza, come recita il bando. Dal momento che nulla risulta del tutto pubblico, la Falco ha chiesto tutta la documentazione tecnica, economica, amministrativa che ancora aveva trasmessa il Comune di Caserta alla controparte. 


La società Falco denuncia nel suo ricorso il «diniego alla richiesta di accesso degli atti e su cui il Comune di Caserta non ha ancora proceduto, costringendo l'impresa ad effettuare un ricorso al buio   per evitare decadenze» e il «mancato controllo della congruità dell'offerta del Consorzio Oscar». . Le opere previste, come aveva annunciato anche il sindaco a metà febbraio «saranno indirizzate a conservare le parti storiche dell'antico convento del Cinquecento e a migliorarne la sicurezza antisismica, oltre agli impianti antincendio ed elettrico. Il progetto da due milioni e mezzo è finanziato per 1 milione e 650 mila euro grazie a un Fondo del Miur, che ha come obiettivo la riqualifica delle strutture storiche e di metà Novecento.