C’era una volta…….. l’Ospedale San Giuseppe E Melorio , già perché
fino a qualche secolo fa il nosocomio doveva servire a curare i sammaritani e i
cittadini dei centri limitrofi così era stato scritto in un testamento di avo
sammaritano in punto di morte .
Ebbene dopo averlo
colpito a morte per vari anni da persone e personaggi politici che si sono
riempiti la bocca come merce di scambio, mentre altri hanno sempre cercato di
difenderlo fino alla morte, c’è qualche medico che con un suo orgoglio
sammaritano cerca di tenerlo in considerazione dopo che era stato individuato
come ospedale covid .
L’articolo pubblicato
a firma di Ornella Mincione sul quotidiano “il mattino” ha fatto ricordare che
c’è anche Santa Maria Capua Vetere, portando la stessa citta’ ad essere
inserita nei nosocomi che contano, perché Santa Maria Capua Vetere oramai era
stata dimenticata da tutti.
Anticorpi monoclonali
prime somministrazioni all’ospedale Melorio così titola lo scritto dove si da
credito ad un progetto terapico per chi è malato di covid per somministrarlo ai
pazienti fragili . Bene ma a quelli che sono fragile e che il covid non l’hanno
beccato per loro non c’è niente?
Io spero che non sia
una burla, perché, miei cari lettori, non tanto per il medico che ci ha messo
faccia e nome per questo progetto, ma
per l’endurance politico che gira intorno all’ospedale che lo ha sempre usato,
se non ci sono i monoclonali è un’altra presa in giro per i sammaritani e per i
malati di covid,che con un po di inchiostro gettato su un giornale si voglia
dare coraggio alle persone che da un anno e mezzo aspettano risposte , perché il covid è giunto in Italia a fine settembre 2019.
Molti anni fa all’ospedale
San Giuseppe e Melorio si sono spesi tanti soldi , milioni di euro per le nuove
sale operatorie , per dare credibilità
ad un progetto sanitario nel comune di Santa maria Capua Vetere ,ma questo è un
ricordo che nessuno vuole ricordare
Abbiamo aspettano un anno per capire cosa ci fosse dietro questo
virus, è impossibile che ancora oggi ci tentano di buttare “smoke in gets in your
eyes” , per dirla alla Platters, perché questo virus è nato in laboratorio ed è
l’arma per i nostri politici per poter cancellare più di 70 anni di storia .
Ci sono stati figli di
persone anziane ultra novantenni che hanno accompagnato i propri genitori per
la prima somministrazione del vaccino alla Caserma Garibaldi a Caserta ed abbiamo visto come i medici responsabili della giornata hanno accolto le persone che , per carità sono stati
impeccabili , ma quando qualcuno di loro è sceso per chiedere e vedere il
vaccino somministrato , gli è stato detto di scendere dall’auto pensavano a
tutto loro .
E’ come li avessero detto “ tu te a sta zitt e ne parla’ “ .
Una brutta cosa per una persona che comunque è andata a
scuola e ricopre anche una funzione impiegatizia nella pubblica amministrazione
, da più di 30 anni.
Una Asl quella di Caserta
e Aversa che fa acqua da tutte le parti
e come di contorno ci sono le inchieste giudiziarie che hanno portato lo
scuorno più totale e si permemettono anche di parlare qunado no hanno i vaccini
.
Ma fatemi …… il piacere voi e quel pisciaiuolo salernitano
che tutto sa fare ma in quello di
distruttore della regione è il numero uno.