MUNNEZZA E RICCHEZZA
Le notizie che sono
apparse sui quotidiani nazionali su un presunto coinvolgimento del Cite il
consorzio che gestisce le ditte che operano nella raccolta dei rifiuti trovano
senz’altro verità nelle indagini della Dda di Napoli. Voi dite perché?
Tenteremo di dare una spiegazione. Nel Cite, che ha la sede in provincia di
Salerno, opera una societa' dell'agro aversano che è di fatto socio del Consorzio, ma questo già è
stato scritto e riscritto così come la società di Ucciero Luigi anch’essa
presente come socio nel consorzio , ma la cosa più strana che altre tre società
che operano a Casapesenna , Castelvolturno e San Cipriano D’aversa , legate per lo più ad imprenditori del
posto , due di questi sono già abbastanza conosciute perché hanno già
interessato i magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Napoli con
sequestri ed arresti poiché già anni fa vicino al cosiddetto “clan dei casalesi “ fazione
Zagaria e Bidognetti . In tutto sono quattro le società che gestiscono e che
sono inserite nel consorzio. Ma una domanda sorge spontanea . Ma è possibile
mai che un uomo politico di un calibro da 90 come il governatore Vincenzo De Luca
non ne sapesse proprio nulla di chi operava nella sua provincia e nella sua
città?? Presidente de Luca che fa dorme ? Certo siamo soltanto agli inizi di
una indagine che forse non potra’essere neanche conclusa entro la fine dell’anno
perché troppo farraginosa , troppo intrigante , con società che fungono da
scatole cinesi dove si dividono un territorio ed addirittura si dividono i
comuni, i colletti bianchi, i dirigenti , perché si sa “la munnezza è ricchezza”
e quindi piatto ricco e mi ci ficco. E la
criminalità organizzata l’ha capito da tempo ed è per questo che non spara più,
ma si inserisce negli appalti facendo vestire la giacca e la cravatta a chi si siede ai
tavoli sembrando un personaggio di spicco e intelligente in modo tale da
pilotare questo o quell’appalto in modo da foraggiare poi chi si è messo a
disposizione. Sulle societa' si è scritto già abbastanza ed anche su altre società
che sono iscritte nel decreto di perquisizione di un imprenditore aversano che anni fa foraggiava qualche collega della carta stampata e
lasciamo agli altri tutti gli altri commenti. Ma nessuno mi vieta di fare una
precisazione Carlo Marino non è indagato e per giunta ha avuto soltanto una
perquisizione collegata ad atti equivoci nei confronti della società dell'agro aversano ,
la sua perquisizione è servita ad avere una conferma di come si muoveva la
società su alcuni appalti che i magistrati già conoscevano . Eppoi dulcis in
fundo anche il comune di Recale è stato interessato da una bando di gara per la
raccolta dei rifiuti , Ciò significa che tutta l’appia dai comuni di Capua a Maddaloni potrebbe interessare l’indagine.