Nelle prime ore della mattinata
odierna i Carabinieri della Compagnia di Mondragone nelle province di Caserta,
Napoli e Benevento, nell’ambito di un’articolata indagine coordinata
dalla Procura della Repubblica di Napoli – D.D.A - Sost. Proc. A.
D’ALESSIO e sotto la supervisione del Procuratore Aggiunto Dr. L. FRUNZIO hanno
dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del
Tribunale di Napoli che, condividendo l’intero impianto accusatorio sostenuto
dall’ufficio di Procura nei confronti degli odierni destinatari dei
provvedimenti cautelari, per le contestazioni di seguito specificate,
emetteva complessivi 15 provvedimenti cautelari (13 in carcere, 1 agli arresti
domiciliari e uno al divieto di dimora). Tra i destinatari dei provvedimenti
figura LA TORRE Francesco Tiberio, cl. 1987.
Gli indagati sono
ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico
di sostanze stupefacenti, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti,
riciclaggio e favoreggiamento personale.
Le predette misure cautelari
scaturiscono da un articolata attività investigativa, condotta da settembre
2015 a maggio 2016, basata sulle risultanze dell’attività tecnica di
intercettazione e monitoraggio video oltre che ha permesso di cristallizzare
le condotte degli indagati; ponendo in risalto l’esistenza di un
organizzato gruppo criminale che provvedeva all’immissione sul litorale
domizio, ed in particolare nel comune di Mondragone, di consistenti
quantitativi di stupefacente del tipo “CRACK e COCAINA e HASHISH”,
approvvigionata tramite fornitori provenienti dell’area napoletana ovvero
tramite la collaborazione di cittadini albanesi. Nel corso dell’attività
sono stati eseguiti arresti in flagranza e denunce in stato di libertà in seguito
ai singoli episodi di spaccio gestito tramite il sistema delle richieste
telefoniche, nonché vari sono stati i recuperi di stupefacente. Parimenti sono
state disvelate ulteriore condotte da parte di alcuni indagati relative al
riciclaggio di un’autovettura di provenienza illecita.
L’associazione era costituita,
promossa, organizzata e diretta, insieme a Vincenzo De Crescenzo, cl. 1956 e
Salvatore De Crescenzo, cl. 1977, da Francesco Tiberio La Torre, figlio dello
storico capo clan Augusto LaTorre
Nelle prime ore della mattinata
odierna i Carabinieri della Compagnia di Mondragone nelle province di Caserta,
Napoli e Benevento, nell’ambito di un’articolata indagine coordinata
dalla Procura della Repubblica di Napoli – D.D.A - Sost. Proc. A.
D’ALESSIO e sotto la supervisione del Procuratore Aggiunto Dr. L. FRUNZIO hanno
dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del
Tribunale di Napoli che, condividendo l’intero impianto accusatorio sostenuto
dall’ufficio di Procura nei confronti degli odierni destinatari dei
provvedimenti cautelari, per le contestazioni di seguito specificate,
emetteva complessivi 15 provvedimenti cautelari (13 in carcere, 1 agli arresti
domiciliari e uno al divieto di dimora). Tra i destinatari dei provvedimenti
figura LA TORRE Francesco Tiberio, cl. 1987.
Gli indagati sono
ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico
di sostanze stupefacenti, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti,
riciclaggio e favoreggiamento personale.
Le predette misure cautelari
scaturiscono da un articolata attività investigativa, condotta da settembre
2015 a maggio 2016, basata sulle risultanze dell’attività tecnica di
intercettazione e monitoraggio video oltre che ha permesso di cristallizzare
le condotte degli indagati; ponendo in risalto l’esistenza di un
organizzato gruppo criminale che provvedeva all’immissione sul litorale
domizio, ed in particolare nel comune di Mondragone, di consistenti
quantitativi di stupefacente del tipo “CRACK e COCAINA e HASHISH”,
approvvigionata tramite fornitori provenienti dell’area napoletana ovvero
tramite la collaborazione di cittadini albanesi. Nel corso dell’attività
sono stati eseguiti arresti in flagranza e denunce in stato di libertà in seguito
ai singoli episodi di spaccio gestito tramite il sistema delle richieste
telefoniche, nonché vari sono stati i recuperi di stupefacente. Parimenti sono
state disvelate ulteriore condotte da parte di alcuni indagati relative al
riciclaggio di un’autovettura di provenienza illecita.
L’associazione era costituita,
promossa, organizzata e diretta, insieme a Vincenzo De Crescenzo, cl. 1956 e
Salvatore De Crescenzo, cl. 1977, da Francesco Tiberio La Torre, figlio dello
storico capo clan Augusto LaTorre