C’era una volta il Gladiator una società sportiva calcistica
che per diversi anni ha dato lustro ad una città a livello sportivo e culturale.
Oggi invece è scomparsa per sempre, segno di una disfatta sportiva ed
amministrativa di una città . Santa Maria Capua Vetere assiste incredula e i cittadini si domandano
il perché, visto che autorevoli rappresentanti politici della antica città Altera Roma addirittura si erano messi in prima fila per
salvare il calcio in città, addirittura proponendo soluzioni “parolaie” che non hanno
trovato una giusta collocazione. Si sa,
la provincia di Caserta sta attraversando in questo periodo dal punto di vista
sportivo dilettantistico e professionale, visto che vi sono problemi di
carattere organizzativo politico, un
momento quasi nero nella storia provinciale , vedi la scomparsa di club che
hanno dato lustro ad una provincia ma anche a livello mondiale come la
Juvecaserta e da qualche anno anche il baseball. Ebbene dopo quasi cento anni il Gladiator non
c’è più e con la società tutto quello che era stato creato, come e speriamo di
no anche per la Juvecaserta . Ma facendo
riferimento alle soluzioni parolaie, a differenza della Juvecaserta che
potrebbero esserci altre soluzioni, invece quelle sammaritane si potevano
risolvere in maniera diversa, poiché i 31 mila euro che mancavano per
continuare a fare calcio a Santa Maria Capua Vetere si potevano trovare, perché non sono gli 80 mila euro della
Juvecaserta , come ??
E’ molto semplice.
Bastava che gli autorevoli personaggi politici amministrativi della città si autotassavano rinunciando ai compensi
percepiti per le commissioni dove si sono riuniti aiutando “a
filippo e un panaro” la
città e il popolo, che si priva dello sport più seguito nel mondo , cancellando
settori giovanili dove fino a qualche anno fa potevano anche starci .
A che serve oggi
piangere sul latte versato,. A che serve fare proclami per far richiamare
coloro che li hanno votati quel popolo che ha visto in questi autorevoli personaggi
politici della città i nuovi condottieri dell’Altera Roma.
Basti ricordare
soltanto che negli anni non ancora bui della città, il Napoli di Diego Armando
Maradona ( io c’ero) calcava il manto
erboso di quello Stadio Piccirillo che addirittura è stato calcato anche da
quel grande di Italo Allodi, ora invece
è svanito il campionato e la coppa Italia dilettantistica. Ora il
Piccirillo sarà soltanto una base di eliporto per elicotteri delle forze
dell’ordine e di emergenza per qualche malato che potrà salvarsi, ma la storia
non si può cancellare.