Sono rimasto in silenzio per più di una settimana dalla
emissione del provvedimento restrittivo della libertà personale relativo al
provincia gate 2 ( lo chiamiamo così perché questo è il secondo dopo quello eseguito
già fra l’anno 2008 e 2009) perché ho ritenuto che il silenzio dopo la notifica
del provvedimento era quello più consono visto che nell’elenco degli indagati
vi sono persone che conoscono da lunghi anni e chi per un casa chi per un’altra
abbaiamo creato quell’amicizia tale che non può essere cancellata visto che
ultra quarantennale . La notizia che mi ha fatto più piacere è la misura meno
afflittiva adottata nei confronti dell’ingegnere Ernesto Palermiti mio amico d’infanzia
( giocavamo insieme al Buon Pastore di Caserta insieme ad altri al playground di
basket nei sabati pomeriggi ). La sua misura anche se non del tutta cancellata,
preclude una chiarificazione della sua persona nelle norme attuate nei bandi di
gara , forse dove neanche i giudici PM
ne fossero a conoscenza. Rimango ancora in attesa invece per Gaetano Rauso anche
lui un soldato delle istituzioni.
Ma nessuno mi vieta di
fare alcune considerazioni . Quella più
importante infatti è quella della conoscenza delle indagini molto più imponenti
che si stanno svolgendo nella provincia di Caserta da parte della dda di Napoli
su presunti illeciti perpetrati nei 100 comuni della provincia . Ciò significa
che solo quattro comuni si salvano dalla mega inchiesta
della Direzione Distrettuale antimafia d’accordo con la procura della repubblica
di Santa Maria Capua Vetere e di Napoli Nord .
E quali sono i comuni
? Bella domanda ma io azzardo qualche considerazione . Valle Agricola ,Liberi, Rocchetta
e croce e Ciorlano comuni che non superano il migliaio di abitanti, gli altri
hanno tutti un nesso con le attività illecite dei clan della criminalità
organizzata e quindi con persone che quando ci sono disgrazie si arricchiscono
così come hanno fatto e fanno nelle zone terremotate.
Un business che ha dell’inverosimile poiché tutti i politici
della provincia di Caserta nessuno escluso hanno avuto rapporti con ditte e
società di smaltimento di rifiuti per barattare un posto di lavoro o regalie a
nove zeri di euro .
Iniziamo a dire che il bagdet su cui si aggira “il grande Slam”
è di 57 milioni di euro circa poichè si
giunge a questo risultato, dopo che nel provvedimento restrittivo della libertà personale firmato dal giudice
Salvatore del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, si fa riferimento al
quatum di E 130 pagato per ogni tonnellata di rifiuti, ma visto che al giorno
in provincia di Caserta venivano smaltite circa 1220 tonnellate di rifiuti e
che le cifre si fanno iperboliche considerando che le tonnellate devono essere
moltiplicate per 365 giorni . Da qui la cifra stratosferica che i comuni con le
aziende e i clan della associazioni criminali organizzate della zona si dividono con il silenzio assenso
degli amministratori e degli uffici preposti al controllo anche istituzionali , lasciando in balia i
cittadini che credono il ciuccio che vola .
Hanno fatto più di quelli
di tangentopoli del 1992 , ma sono le leggi italiane che permettono tutto
questo!!!