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giovedì 14 aprile 2016

SANTA MARIA MARIA CAPUA VETERE - QUESTIONE TRIBUNALE - BIAGIO DI MURO RACCONTA L'INTERROGAZIONE PARLAMENTARE PRESENTATA DAL SENATORE VINCENZO D'ANNA

"Desidero ringraziare il senatore Vincenzo D'Anna, con il quale ho avuto modo di discutere della questione del tribunale sammaritano e che ha opportunamente intrapreso un'iniziativa parlamentare per difendere la storia della magistratura e dell'avvocatura di Terra di Lavoro". Lo afferma l'ex sindaco di Santa Maria Capua Vetere, Biagio Di Muro, commentando con soddisfazione l'annuncio di un'interrogazione del senatore del gruppo Alleanza liberal popolare-Autonomie al ministro Andrea Orlando per impedire la "chiusura della storica istituzione casertana".
"Il piano di dismissione e riorganizzazione delle sedi giudiziarie predisposto dal governo - spiega D'Anna - prevede lo spostamento del prestigioso tribunale di Santa Maria Capua Vetere in altra sede. Alla base di tale decisione ci sarebbe la presunta inagibilità della struttura. Giova, tuttavia, ricordare come tale plesso, pur essendo stato costruito prima dell'adozione della normativa antisismica, risulti consono ed adeguato al regolare svolgimento delle attività giudiziarie, avendo resistito, senza alcun danno, agli eventi sismici che si sono succeduti dopo la sua costruzione". Pertanto, prosegue D'Anna "è ipotizzabile che, attraverso eventuali, ulteriori accertamenti statici, si possa determinare la piena agibilità dell'edificio evitando, in tal modo, che vada dispersa una tradizione forense che ha sempre onorato l'intera provincia di Caserta".
"Da diverse generazioni - afferma D'Anna - le comunità di Terra di Lavoro percepiscono il tribunale di Santa Maria come un vero presidio di legalità in un territorio difficile, soggetto a fenomeni criminali di rilevanza nazionale. A maggior ragione, dunque, chiediamo che tale storica istituzione venga rafforzata e migliorata, non certo assoggettata a trasferimento o, peggio ancora, alla parcellizzazione degli uffici".
L'ex sindaco Di Muro critica duramente il colpo di mano del ministero, avallato peraltro da organi burocratici dello stesso governo sul territorio casertano: "Si ignora e si calpesta una storia secolare. Si mortifica una istituzione che ha dato lustro non solo alla città di Santa Maria Capua Vetere, ma all'intero territorio casertano. Con un colpo di penna, qualche burocrate malato di protagonismo sta affossando per sempre la nostra città. E', questo, un altro mirabile risultato di quegli sciagurati che, per mera ripicca o miserrima ambizione personale, hanno deciso di privare Santa Maria Capua Vetere di un governo politico, al solo scopo di riproporsi in massa, e in ottima compagnia, in un ben preciso e individuabile schieramento elettorale".