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giovedì 31 marzo 2016

Verso le Comunali 2016 ad Aversa. On. Paolo Santulli: “Presenteremo una lista e abbiamo bisogno di persone convinte per essere convincenti. Il candidato sindaco?”


Si è svolto presso la sede dell’Osservatorio Politico Sociale Libero di Aversa, in via Garibaldi il meeting politico che ha visto protagonisti il Presidente dell’Associazione, Vincenzo D’Agostino e l’On. Paolo Santulli. Tantissimi sostenitori presenti ma anche cittadini che hanno voluto ascoltare con attenzione le parole dell’ex Parlamentare della Repubblica Italiana.

Ad aprire l’incontro il numero uno dell’Osservatorio, D’Agostino: “Qui ad Aversa non si pensa più. Cerco di rimanere aggiornato attraverso stampa locale e non. Vi confesso che non ho capito molto. Si fanno alleanze il lunedì ed il martedì vengano smentite. Sono cose che accadevano 40 anni fa. Oggi bisognerebbe modernizzarsi”.

PAROLE ON. SANTULLI: “C’è una confusione che mi preoccupa – ha spiegato Santulli - perché non credo, che il prossimo sindaco, chiunque esso sia, farà molta strada. Se Sagliocco è durato tre anni, il prossimo non riuscirà a superare sei mesi, salvo miracoli, ma personalmente non credo nei miracoli in politica”. L’Onorevole ha inoltre spiegato: “Sono preoccupato per la città perché viviamo un momento storico fondamentale dove, per poter ottenere dei risultati, è necessario essere organizzati e pronti. Credo sia indispensabile recuperare le risorse per la ripresa di Aversa, ma un elemento fondamentale è il dialogo rispetto ai programmi che si propongono, rispetto al quale bisogna misurarsi ed unirsi, ma se non ci si parla è impossibile trovarsi. Vi dico solo una parola: sviluppo. Se non mettiamo in moto lo sviluppo non andiamo da nessuna parte. Una volta c’era la ‘mamma Stato’ che allattava, oggi non ce la fa più ma anzi, si rifà nei confronti di cittadini. Dobbiamo rimboccarci le maniche- ha spiegato l’On. Santulli- tutti. Dobbiamo dialogare, avere assieme delle idee, c’è bisogno di tutti, nessuno escluso. Portare avanti un progetto equivale costruire un mosaico fatto di varie dimensioni; se manca la tessera più piccola il mosaico non si compone. C’è quindi necessità che tutti partecipino, non fidatevi più di nessuno, fate valutazioni obiettive coscienti e responsabili. Pensare a chi eventualmente può rappresentarvi senza pensare al parente o all’amico. Non credo – ha spiegato Santulli - ci siano quelli che hanno la ricetta per risolvere il problema. Ci sono alcuni, che credono di detenere le verità assolute, ci sono anche le persone per bene. Io oggi sento dei nomi che girano ad Aversa, ma, noi, vogliamo un nome che significhi qualcosa, che dia delle garanzie. Io voglio aiutare e sostenere Aversa e gli aversani, con persone che sappiano affrontare e risolvere problemi. Dico assieme a voi di fare questa ricerca, di trovare una persona da sostenere”. Sull’amministrazione di Sagliocco: “L’interruzione ha portato a perdere tanti progetti utili per la città che si stavano realizzando. Attualmente la situazione è complessa: non ci sono vie di uscita e bisogna prendere decisioni drastiche. Ci vuole un team di professionisti che strutturino l’Ente locale, che sappia partecipare, dando professionalmente tutte quelle risposte di cui abbiamo bisogno. Oggi ci sono tanti soldi che l’Europa mette a disposizione delle regioni. La Campania li restituisce perché non c’è gente preparata che sappia leggere i progetti: trasformarli e prendere questi soldi. Ci vogliono i tecnici, non bastano gli assessori ma servono anche delle strutture permanenti, dipartimenti che riguardano la sanità, scuola, edilizia, e ambiente. Il voto è rivoluzione, la colomba, simbolo dell’Osservatorio, è intesa come risurrezione politica. Abbiamo lavorato e presentato un progetto per fare due strade alternative a viale Olimpico e alla ‘Variante’. Ad Aversa non si cammina più e questo progetto sarebbe importante per la città. Ma non c’è più molto tempo per realizzarlo. I fondi? Europei. Si parla tanto di turismo ma qui non si può fare perché in primis non ci sono alberghi. Cosa si può fare? Si possono coinvolgere i proprietari dei terreni e proporre loro di diventare imprenditori, con hotel tutti loro. Oggi serve un connubio tra pubblico e privato: ci vuole coraggio, responsabilità, serietà e onestà. Mia candidatura? Utilizzo un frasario andreottiano: io non sono altissimo ma francamente non vedo giganti attorno a me. Il voto è l’unica arma per realizzare la democrazia. L’Osservatorio ha deciso di presentare una lista cercando di dialogare con quelli che vogliono seguire gli obiettivi programmatici che ci prefiggiamo. Ora è necessario differenziarci e non confonderci. Abbiamo bisogno di persone convinte per convincere le persone”.