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mercoledì 9 marzo 2016

Santa Maria Capua Vetere : muore il noto l’avvocato Giuseppe Passarelli. Una morte che lascia tutti senza parole.

Giuseppe Passarelli , nato il 14 giugno 1959. Ha frequentato il liceo classico Cneo Nevio in S. Maria C.V .
Si è laureato in giurisprudenza presso la facoltà Federico II in Napoli il 17 luglio 1986
Ha fatto pratica legale nello studio del padre, avvocato Carmine Passarelli e presso lo studio dell’avvocato Iorio.
Il 22 luglio del 1994 si è sposato con Maria Teresa De Chiara conosciuta attraverso una collega e amica di studi. Nel febbraio del 1999 è nata l’adorata figlia Carmen
Ha sempre lavorato con grande serietà presso il suo studio privato sito presso il parco Piga in via Melorio
Era  legale della BCC (Banca di credito cooperativo) di Casagiove, del banco Napoli,della Cattolica di Verona, ed altre agenzie assicurative
Ha esercitato la sua professione di avvocato civilista presso il foro di S.Maria C.V.




Le parole della figlia Carmen all’adorato padre nella chiesa dell’Immacolata.


Lasciate che vi racconti  una storia, una storia diversa dalle altre, diversa da quelle della Walt Disney, è una storia con valori umani, una storia che c’è chi la conosce dall’inizio come me, chi dalla fine e chi non la conosce proprio.
Pertanto premetto che è una storia con un finale come tutte le altre storie, ma non con un lieto fine. E’ la storia di un papà, di un grande uomo,di un uomo di vita, di valori di fede, insieme alla sua figlia.
“C’era una volta un papà diverso dagli altri, ma difficile da definire, una persona simpatica, scherzosa, che con simpatia cercava di conquistare tutto e tutti,anche gli sconosciuti.
Elargiva denaro a tutti i bisognosi e aiutava tutti quelli che avevano bisogno.
Amava tanto la sua famiglia.La sua figlia Carmen era la sua vita.
Faceva l’avvocato e  desiderava che la figlia potesse continuare la sua professione: Aveva molta stima verso gli altri ed era una persona molto umile.
Alla figlia dava tutto ogni cosa che lei desiderasse,anche  la luna,se glielo avesse chiesto
Amava viaggiare e non vedeva l’ora di fare una crociera,ma  Carmen inizialmente non era d’accordo, così il papà aspettò fin quando la figlia crebbe e la portò lontano dove lei volesse.
Voleva conoscere il mondo e  ogni anno era un viaggio nuovo, una meta diversa.
Carmen era ancora viziata dal padre che l’accontentava in tutto.
Carmen amava molto il mondo dello spettacolo, cantare sul palco, la grandezza e lo sfarzo delle cose.
Forse suo padre quella passione non l’aveva mai compresa, forse perché a lui non era gradita; credeva sempre che la sua bambina potesse  e dovesse intraprendere gli studi giuridici ed  anche in questo volle accontentarla  dandole la grandezza, l’America.
Partirono  così per l’America . Giuseppe voleva farle conoscere il mondo, non solo  per darle la grandezza e  ma anche insegnare  e  farle comprendere la bellezza delle cose, tutte creature di Dio. Dava ogni cosa a tutti non perché le cose non avessero un valore, bensì per carità.
Giuseppe amava molto mangiare e lui e la figlia erano grandi buongustai e dopo essere andati in  diversi ristoranti alla fine scrivevano una griglia con le diverse valutazioni e giudizi.Era molto geloso della figlia, per gli amici che frequentava e le chiedeva sempre:’’ Ma chi è questo ragazzo’’ Anche verso il mio idolo non c’era scampo: ‘’Marco Mengoni, quell’incompetente!’’.
Lui non pensava veramente queste cose, ma lo faceva per provocare la figlia, per istigarla e farla arrabbiare e poi riderci sopra.
C’erano poche persone che l’hanno voluto male e la figlia ha sempre promesso a se stessa che un giorno davanti a tutti avrebbe detto queste cose:  “ Era  un uomo pieno di carità, voluto bene da tutti, ma  ci sono state,cosa che accade sempre,anche  delle persone che lo hanno voluto male e che  proveranno  sicuramente rimorso per non averlo apprezzato.Amava molto i films  a differenza della figlia che solo più tardi li amerà anche lei.La sua passione numero uno era il mare, aveva acquistato una casetta, dove trascorreva intere giornate d’estate. Un giorno volemmo tornare in una delle tante città, Taormina, che avevamo già visto e soprattutto dove si mangiava cibo buono.
Giuseppe diceva sempre alla figlia:’’ Carmen, il nostro motto è quando nei ristoranti non trovi tante persone non è un buon segno’’. Durante il viaggio il padre avvertì  delle sofferenze e per tutta quella vacanza stette male.
Dopo un po’ di tempo Giuseppe verrà a scoprire che sarà oggetto di un bruttissimo male, un caso per il quale la scienza  purtroppo non ha trovato, a  tutt’oggi,una  efficiente cura.
Giuseppe non volle farlo sapere alla figlia, perché sapeva nel cuor  suo che sarebbe stato un dispiacere troppo grande. Passarono i mesi e Giuseppe  sperava che con  la chemio potesse curare questo male.
Il male inizialmente era  regredito del 60%. La figlia una notte sognò di salire su una montagna e di affogare in un maremoto insieme ai genitori, ma poi di uscirne vivi tutti e tre, di girarsi e di vedere dietro la croce.
Purtroppo le cose non andarono come nel sogno, che come tutti i sogni, quasi sempre, sono vani.
Carmen capì il male del padre anche se non voleva dirglielo.In  questi pochi mesi ha capito, stando vicino al papà la bellezza delle cose che come lui diceva non dovevano essere  vane illusioni, ma vissute con la fede e con il ringraziamento giornaliero a Dio.
Giuseppe ora è morto e vive in cielo con gli angeli. Carmen è molto addolorata ma nello stesso tempo è forte, molto forte come il padre”
Papà scusa se ho sintetizzato questa bella storia tra noi due in solo due parole, ma come dicevi tu:” Non è importante la quantità, ma il cuore”
Una tua  frase che certamente ricordero’ sempre è:” Piccola bambina mia, qualsiasi cosa la vita ti riserva è voluta da Dio e dobbiamo accettarla, ma tu ora va e continua a vivere serenamente la tua vita, come io ti ho insegnato”
Spero che questa storia vi sia piaciuta anche se nella tristezza.
Ti voglio bene papà e spero di rimanere per sempre nella tua mente e nel tuo cuore.