Nella mattinata odierna personale della Squadra Mobile della Questura di Caserta agli ordini del dottore Alessandro Tocco , ha tratto in
arresto, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale
di Santa Maria C.V. emessa su richiesta di questa Procura, SORVILLO Donato, casertano del '66
residente a Casale di Carinola, impiegato civile del Centro Documentale di Caserta - Ministero
della Difesa, per i reati di estorsione, truffa aggravata, millantato credito, falso materiale e
soppressione di atti pubblici.
Il Sorvillo, nella sua qualità di impiegato del Ministero della Difesa, millantando credito presso
pubblici ufficiali dell'Esercito e col pretesto di dover comprare il favore di questi ultimi, induceva
numerosi giovani disoccupati a farsi consegnare ingenti somme di denaro con la promessa di
garantire il superamento del concorso per l'arruolamento nell'Esercito Italiano, nella Polizia
Penitenziaria e nella Guardia di Finanza. L'impiegato, nel periodo compreso tra il gennaio 2013 e il
luglio 2015, facendo leva sullo stato di bisogno delle vittime, che versavano in situazioni
economiche precarie, avvicinava giovani nonché padri e madri di questi ultimi, preoccupati per il
futuro incerto dei propri figli, facendosi consegnare somme che oscillavano tra i 1.500 ed i 23.000
euro a suo dire da destinare alle sue millantate 'conoscenze importanti', in grado di pilotare le
procedure concorsuali, aumentando punteggi, modificando graduatorie o rivelando in anticipo quiz
oggetto delle prove concorsuali. Il Sorvillo procrastinava, poi, con vari pretesti l'esito delle sue
intermediazioni che si rivelavano puntualmente fallimentari.
Le indagini sono partite dalla denuncia presentata da un giovane aspirante volontario dell'esercito
italiano che si era recato al Centro Documentale di Caserta al fine di chiedere informazioni sulle
modalità di presentazione della domanda per il concorso; in quella occasione veniva avvicinato dal
Sorvillo che, dopo avergli fornito le informazioni di rito si offriva di seguirlo per l'intero iter
amministrativo, garantendogli il superamento del concorso in cambio di denaro.
Il denunciante, con l'aiuto economico dei propri genitori, arrivava a versare in più rate
all'impiegato la somma di 22.600 euro senza, tuttavia, ottenere quanto sperato. Oltre ad ingenti
somme di denaro il Sorvillo riusciva a farsi consegnare dalle vittime Rolex, gioielli e generi
alimentari. Tra le vittime dell'arrestato figura anche un genitore, malato terminale di cancro, il
quale, preoccupato per il destino del figlio, 'investiva' i suoi risparmi nel Sorvillo nella vana
speranza di assicurare al figlio un futuro nella Polizia Penitenziaria.
L'arrestato, al termine degli atti di rito, è stato condotto presso il carcere di Santa Maria Capua
Vetere