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martedì 8 marzo 2016

POLITICA A SANTA MARIA CAPUA VETERE - LA BALENA BIANCA SCENDE IN CAMPO CON ASTUTO E CAPPABIANCA

È davvero “il nuovo che avanza” l’avvocato Mirra che si propone come futuro sindaco della città alla guida di una variegata armata Brancaleone? O non è forse “l’avanzo del nuovo? È davvero nuova una persona che fa politica attiva da anni, che torna alla ribalta a ogni tornata elettorale di qualsiasi genere essa sia, che ha avuto responsabilità politiche in città e in provincia? Ma soprattutto è davvero nuovo un uomo che va a braccetto con autentici scarti della politica e dell’affarismo, se non addirittura della società?
Sono interrogativi ai quali, al momento, non sappiamo dare una risposta e, anzi, ci auguriamo che siano solo il frutto di allucinazioni, come quando ci è parso di vedere gente come Fabio De Lucia, Omero Simone, Carmine Munno, Giuseppe Barbato alla corte dell’avvocato Mirra. Ma sono allucinazioni, lo ripetiamo: non è gente alla quale una persona per bene come l’aspirante sindaco si accompagnerebbe! Così come ci sembrerebbe una contraddizione in termini che il “nuovo” possa essere rappresentato da almeno nove ex esponenti della maggioranza uscente: oltre ai già citati De Lucia, Simone, Munno e Barbato, anche Pasquale Alabiso (per interposto nipote Giancarlo Giudicianni), l’ex assessore Carlo Troianiello, il triste Danilo Feola, ai quali si aggiungerebbero il sagace Nicola Leone con l’inseparabile ex assessore Carlo Russo (se il primo non riuscisse a imporre la propria candidatura a sindaco). A costoro, poi, si aggiunge la schiera degli oppositori della prima ora: Luigi Simonelli (con Scelta Civica), Vincenzo Valletta, lo zinziano Fabio Monaco, il giovane Campochiaro (il padre, invece, preferisce il classico “gioco delle tre carte”) e, sempre nell’ipotesi di un flop di Leone, il sempreverde Alfonso Salzillo e l’immancabile Martino Valiante. Per non parlare del corollario rappresentato da personalità del calibro di Gino Maio, che la città ricorda per l’incompiuto Palazzetto dello Sport, monumento allo spreco e all’inettitudine.
Dunque il “nuovo” Mirra – dando per scontato che non sia alleato di quelli che lo tirano per la giacchetta chiedendogli l’elemosina – si presenta con il seguente biglietto da visita: è stato assessore comunale con il sindaco Iodice; è stato sempre nel direttivo del Pd; per tre volte ha tentato di candidarsi a sindaco di Santa Maria Capua Vetere; è stato consigliere provinciale del Pd, poi indipendente, poi di nuovo del Pd, fino a quando gli è stata negata la candidatura alla Regione, alla quale teneva tanto, e quindi è uscito di nuovo dal partito che ha contribuito pesantemente a distruggere, visto e considerato che dal cilindro di quello schieramento saranno estratti addirittura tre candidati a sindaco: lo stesso Mirra, il prode e potente Nicola Leone (il cui volo icario rischia di sciogliere al sole le ali costruite dal dedalide e sepolveroso Valiante) e un terzo nome di area stellatiana (che certamente non potrà accettare né l’uno né l’altro, a meno di non vendere l’anima al diavolo). In pratica, un partito ridotto in frantumi da ambizioni personali, da pressioni dei poteri forti e da puro spirito di rivalsa, se non di mera ripicca.
Il futuro di Santa Maria Capua Vetere sarà affidato a costoro? I cittadini sammaritani sono davvero così sprovveduti? Noi non lo crediamo, anzi: siamo certi che i sammaritani la sanno lunga e riescono a riconoscere i travestimenti e le astuzie di chi non ama questa città e vuole solo farne terreno di conquista.
 
Salvatore Astuto
Lello Cappabianca
rappresentanti “Balena Bianca”