In data odierna, la Compagnia della Guardia di Finanza di Mondragone ha dato esecuzione a una
misura cautelare personale, emessa dall'Ufficio G.I.P. del Tribunale di S. Maria Capua Vetere,
su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di SCHIAVONE Nicola (nato a Gasai
di Principe il 18.11.1967) e di RICCARDO Marco (nato a Ivrea il 09.7.1974), consulenti
fiscali\previdenziali della Provincia di Caserta, con base operativa in Castelvolturno (CE).
L'adozione della misura coercitiva personale è intervenuta all'esito di una complessa indagine di
polizia giudiziaria e tributaria, che senz'altro può definirsi "pilota", volta a disarticolare un
innovativo sistema di frode finalizzato ad aggirare i pagamenti delle imposte e dei contributi
previdenziali attraverso la compensazione di crediti inesistenti, apparendo formalmente in regola
con il fisco e con PINPS.
Il meccanismo ideato dai consulenti era quello di permettere a decine di società con sede legale a
Caserta di eludere i pagamenti di imposte e previdenziali, attraverso l'impiego distorto
dell'istituto della compensazione, mediante la formazione di F-24 presentati da "società
fantasma" (o società ed. cartiere), in cui sono stati indicati crediti d'imposta inesistenti.
Quindi, il sistema fraudolento ha consentito l'uso della compensazione alla stregua di una "carta
di credito", per non pagare le imposte ed i contributi dovuti e documentare falsamente il loro
asserito pagamento e si è rivelato particolarmente insidioso, perché non accettabile attraverso la
consultazione delle banche dati o nel corso degli ordinari controlli presso il contribuente.
I settori economici, risultati prevalentemente interessati, sono stati quelli connotati da un
consistente impiego di manodopera (ad es.: edilizia, pulizie, logistica, facchinaggio, ecc.), da cui
scaturiscono ingenti debiti di natura previdenziale ed assistenziale.
In particolare, il quadro indiziario, definito "granitico" dal competente G.I.P., emerso dalla
ricostruzione dei fatti, ha permesso una significativa rielaborazione dei flussi dei pagamenti
effettuati mediante F-24 per svariati di milioni di euro, interessanti società gestite nella provincia
di Caserta, ma aventi sede in tutto il territorio nazionale.Tale espediente, che di fatto permette di abbattere gli oneri sociali e tributali gravanti
sull'impresa, compromette le regole della concorrenza e può distorcere il regolare
funzionamento del mercato economico privato e degli appalti pubblici, attraverso l'ottenimento
di DURC regolari e la possibilità di formulare offerte cori notevoli ribassi, non sopportabili da
un'impresa che opera nella legalità.