Il Comitato Campo Sorbo esprime
l’auspicio che la caduta dell’amministrazione comunale non fermi l’iter che il
sindaco Di Muro aveva finalmente avviato, con fatica e determinazione.
Non possiamo dimenticare che il suo
ultimo atto, dopo la vergognosa cospirazione architettata dalla minoranza, è
stato firmare gli atti per una richiesta di finanziamento al presidente del
consiglio Renzi per il recupero delle aree degradate, ponendo in tal modo un
freno alle speculazioni già pronte sull’adiacente lottizzazione Addeo.
Per questo e per il lavoro svolto
per Campo Sorbo in questi anni, seppure tra mille difficoltà, a Biagio Di Muro
va la nostra gratitudine: è solo grazie a lui che la vicenda si è finalmente
sbloccata e chiunque tenti di negarlo o di minimizzare è un emerito bugiardo!
Sui due piatti della bilancia hanno
messo, da un lato, il loro tornaconto personale e, dall’altro, il bene di un
intero quartiere: la loro coscienza ha fatto pendere l’ago nettamente dalla
parte dei loro meschini interessi.
Non altrettanto possiamo dire di
quei consiglieri che hanno finto di volerci aiutare, ma che non hanno esitato a
tirarsi indietro.
Feola ha dimenticato troppo
facilmente le promesse fatte alla vedova, che davanti alla bara del marito si
era fatta rassicurare da tutti i politici accorsi - compreso il futuro genero -
che mai e poi mai avrebbero abbandonato Campo Sorbo, vanificando la battaglia
dell'architetto Di Patria. E invece, a farlo è stato proprio l'ultimo da cui ce
lo saremmo aspettati: quel Danilo Feola che condanniamo con forza per il gesto
che ha compiuto e soprattutto per il vergognoso intervento tenuto in Consiglio
Comunale con il quale ha tacciato di “pagliacciata” l’impegno profuso sì dal
sindaco e dalle associazioni ma soprattutto dai residenti guidati dall’arch. Di
Patria.
Se del valore di persone come De
Lucia, Simone e Alabiso non vale neanche la pena di parlare, tanto è scarso,
dispiace più di tutti per Danilo Feola, se non altro perché ragioni familiari
avrebbero dovuto indurlo a un maggiore rispetto per il ruolo che il compianto
architetto Di Patria ha avuto nella battaglia di Campo Sorbo.
A nulla, quindi, vale il suo
tentativo maldestro di arrampicarsi sugli specchi, gettando discredito sul
lavoro fatto in questi anni. Avrebbe ben potuto informarsi, da persone a lui
molto vicine, su quello che effettivamente si stava facendo e sull’importanza
dei provvedimenti messi in campo dal sindaco Di Muro.
Intervento, quello in Consiglio Comunale,
ancora più grave in considerazione del fatto che pochi giorni prima,
accompagnato dalla fidanzata, era venuto a casa mia e anche alla presenza di
svariati componenti del Comitato Campo Sorbo , ci aveva rassicurati che avrebbe
garantito il suo sostegno fino al compimento della procedura di acquisizione
delle strade. Ha preferito badare al proprio orticello e noi adesso sappiamo di
che pasta è fatto! Ci auguriamo che questi signori abbiano , da oggi in poi,
almeno la decenza di non disturbare i residenti del Campo Sorbo con la loro
sgradita presenza. Carmine Spina
Comitato Campo Sorbo