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martedì 3 novembre 2015

REVISIONI DI PATENTE FALSE - 15 INDAGATI . LA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI SANTA MARIA SCOPRE UNA TRUFFA COLOSSALE

In data odierna, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha esercitato l'azione penale, mediante la richiesta di rinvio a giudizio a carico di quindici soggetti titolari di numerose scuole guida operanti nella provincia di Casetta, in merito ai delitti di cui agli artt. 416, 484,480,640 c.p. Nel corso dell'attività d'indagine, è stato disposto il sequestro, su tutto il territorio nazionale, di n.150 patenti C.Q.C., in quanto conseguite senza avere effettivamente espletato il corso obbligatorio in base alla normativa vigente. Le accurate indagini hanno consentito la scoperta di un sodalizio criminale dedito all'organizzazione, nella provincia di Casetta, di veri e propri "corsi fantasma" volti al conseguimento della c.d. Carta di Qualificazione del Conducente (meglio conosciuta come C.Q.C.), ovverosia di un certificato che affianca la normale patente nelle ipotesi di autorizzazione alla guida di autotreni trasportanti cose con massa complessiva superiore ai 35 q.li e di autobus di autolinee private e pubbliche trasportanti persone Le attività investigative hanno avuto ad oggetto, preliminarmente, l'analisi della documentazione relativa ai corsi organizzati presso la sede del Consorzio A.T.L. di San Nicola La Strada ( che raggnippa circa 21 scuole guida operanti nella provincia di Casetta) autorizzato al rilascio, all'aggiornamento e al recupero dei punti dei certificati CQC. Successivamente, attraverso attività tecniche, perquisizioni e acquisizione di sommarie informazioni testimoniali, si è giunti a configurare un il sodalizio criminale, del quale hanno fatto parte anche medici compiacenti che risultavano annoverati tra il personale docente dei corsi, in realtà, mai svolti. Per assicurarsi la partecipazione ai "corsi fantasma" e l'indebito rilascio dell'attestato di frequenza, i candidati - provenienti da diverse parti d'Italia e attirati proprio dalla prospettiva di conseguire il titolo senza la previa frequentazione del corso- hanno versato cospicue somme di danaro con importi di alcune migliaia di euro che sono risultati notevolmente maggiorati rispetto ai costi ordinati praticati sul mercato.