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mercoledì 25 novembre 2015

GOOD MORNING VIETNAM - LA RUBRICA DELL'AVVOCATO ANTONELLO SALZANO

Good morning Vietnam!
Mercoledi 26 novembre.
Ieri pomeriggio un tiepido sole ha illuminato i nostri sguardi ed i nostri pensieri. Uno strano martedi direi. Una calma strana. Rileggendolo a fine giornata mi son desto. È successo qualcosa eppur mi sfugge. Ed infatti.
Un aereo dell'Armata di Putin viene abbattuto dall'alleato turco. Un alleato strano che non lesina le bombe verso l'amico. E se fosse in guerra cosa farebbe? Ma questa è l' Europa che vogliamo? Amici cari allacciamoci le cinture perché ci spetta, a mio pensiero, il brivido delle montagne russe. E l'8 volante fa venire timore se penso sempre a quella frase del liceo ove è scritto a grandi lettere basta una scintilla perché tutto prenda fuoco. Ed è tristemente vero. Sangue freddo e polsi d'acciaio per non cedere alla voglia di difendere l'Onore. E noi? Noi guardiam da spettatori come nel triste ed ignobile passato e capire chi dover tradire. Lo facemmo l'8 settembre e ci siam macchiato del disonore. Ma questa è un'altra storia. Prendetela come volete amici rossi e neri. La parola è una e si chiama Onore. Ma questa è roba del passato e la guerra, quella vera, è fatta per Uomini e non certo per corrotti che vivono a sbafo dello Stato a far solo i loro interessi. Si lo Stato. Uno Stato oggi assente e silente. Uno Stato traditore. E nel pien della burrasca ben comprende che è il suo momento. Banche e burocrati salvati. Amici degli amici garantiti. È sempre la stessa storia. Siamo italiani.
E tutto ciò si chiama fortuna. Si parla di bombe ed attentati e lo sguardo nostro é volto altrove. Non ci fu occasione migliore se non come questa nel passato. E Draghi? Tace. Non è il suo momento. Strana la vita. Nel momento della guerra una sola voce tace. L'Angela tedesca. La nana. Sembrava tanto grande a dettare legge finché non venne Vw a ricordarle che ogni mondo e paese. È vero. Ognuno ha il suo Angelino. Il nostro alto e livido che a spararle grosse ne fa mestiere. D'altronde la scuola di Arcore è stata generosa ed in tema di tradimenti il bimbo ne ha fatta strada. E Sergio? Tace. Parla ai funerali e celebrazioni. Rispetta il suo copione. Fate come non ci sia vi prego lor signori. Mi trovo qui per caso.
Ed intanto si scaldano i motori e non tarderà momento che il volo si farà pesante. E l'Italia? Non se ne fa menzione rispetterà come sempre la sua triste storia. Ma ora c'è il Giubileo e che Allah sia tanto grande da farcela venire buona. La Fede. E poi perché Allah? Non si sa. Forse perché se nominassimo Dio ci chiamerebbero razzisti? In fondo la guerra è storia già passata. Meglio la pace. Fa più notizia. Intanto è festa. Tutti ai funerali. Primi sempre a dar cordoglio affinché tutti guardino ed abbino a mente. E poi perché? Forse rappresentano l'Italia? È una scena indifferente se non fosse perché la prima attrice si chiama morte. Ma via signori, ripartiamo? Sediamoci in prima fila che siamo spettatori. Il biglietto è gratis e la fila é lunga. E badiamo bene a non aver sbagliato sala perché se il film fosse brutto sarà solo per nostra scelta e cognizione. Forse meglio sarebbe leggere prima le recensioni.
Intanto il chiarore fa capolino tra le fessure e ci ricorda che è nato un nuovo giorno. E comunque esso sia, sarà bello. Credetemi.....è la vita.
Good morning Vietnam!