Il fesso entrato,al pari di tanti vocaboli partenopei,nell'uso comune della patria lingua,questo termine costituisce un vero grattacapo per chi intendesse rintracciare origini lessiche,etimologiche,e senso determinato. Non alcun radicale greco lo ricorda;i ragazzi del 1° ginnasio e' notorio apprendono fra le prime parole "fessus": stanco,affaticato e si affrettano a scriverla sulle pareti della scuola con la precisazione di rito: magister est fessus".Non sbagliano certo,stando all'esatto significato. Il maestro e' sempre stanco.....si',ma di loro. Tuttavia a Napoli non si da' certo del fesso a chi e' stanco;questi a Napoli si dice: "pover'ommo".fesso no, perché fesso e' lo scemo; fesso e' chi non riesce ad intendere di primo acchitto quanto gli si dice; fesso e' chi non si avvede che la moglie non gli e' fedele; fesso e' chi si brucia le dita accendendo la sigaretta; fesso e' chi perde la testa per una ragazza;e si potrebbero fare altre migliaia di esempi.Se dai questo epiteto ad un napoletano non si offende,perché molte volte lo ripete a se stesso:" p''a miseria,m'hanno fatto fesso"!.