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mercoledì 21 ottobre 2015

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO L'INTERROGAZIONE PARLAMENTARE SUGLI UFFICI FINANZIARI FIRMATA DAGLI ONOREVOLI CAMILLA SGAMBATO,ANNA TARTAGLIONE, ROSTAN E MANFREDI .

Atto Camera
   
 Interrogazione a risposta in commissione 5-06676 presentato da SGAMBATO Camilla testo di Giovedì 15 ottobre 2015, seduta n. 503  

 SGAMBATO, ROSTAN, MANFREDI e TARTAGLIONE. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:   

 i registri immobiliari sono un fattore di certezza e trasparenza nel sistema di circolazione dei beni immobili;   
 il valore per i cittadini del sistema di pubblicità immobiliare si esprime ben oltre l'informazione sui titolari di situazioni dominicali, ed è uno strumento fondamentale ai fini della risoluzione dei conflitti in caso di contestazioni;   
 la banca dati e la «biblioteca» di atti e note della conservatoria rappresentano un «presidio» di garanzia di legalità;   
 per la conservatoria dei registri immobiliari di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), così come per altre amministrazioni dello Stato, è stato previsto, per ragioni di sicurezza e risparmio di fitti passivi, con un nulla osta della Corte di appello, il trasferimento in un altro immobile disponibile sul territorio di Caserta, violando l'articolo 64 della legge 18 giugno 2009, n. 69 recante «Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività nonché in materia di processo civile» che, al comma 2, prevede «sono in ogni caso confermate e restano nelle loro attuali sedi le sezioni staccate operanti in città sedi circondariali di tribunale», inoltre, al comma 3, prevede che: «Resta ferma, per ciascuna sezione staccata, la circoscrizione territoriale stabilita con il decreto del Ministro delle finanze 29 aprile 1972, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 269 del 14 ottobre 1972»; al comma 4, prevede che: «Dall'applicazione delle disposizioni del presente articolo non devono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica»;   
 gli obblighi della legge di cui sopra non possono considerarsi superati da un nulla osta;   
 attualmente la conservatoria dei registri immobiliari di Santa Maria Capua Vetere è sede di conservatoria e non di ufficio misto, e opera anche per i comuni di Caserta, Napoli e Latina; inoltre, afferisce all'unico tribunale provinciale della provincia di Caserta;   
 con verbale del 13 settembre 1999 l'ufficio del territorio di Caserta procedeva alla consegna provvisoria, in uso perpetuo e gratuito, alla Seconda Università degli Studi di Napoli del complesso denominato Convento San Francesco sito in Via Aldo Moro, in Santa Maria Capua Vetere (Caserta);   
 tale complesso sta per essere lasciato dall'Università;   
 ad oggi, il comune di Santa Maria Capua Vetere mette a disposizione l'intero stabile del complesso denominato Convento San Francesco dove, gratuitamente, potrebbe collocarsi subito l'intera conservatoria (5000 metri lineari di fabbisogno a fronte dei 6364 metri disponibili immediatamente dell'ex convento). Sul complesso immobiliare, sono stati eseguiti, nel corso degli anni, a cura dell'Ateneo, lavori edili ed impiantistici;   
 le spese necessarie per i lavori di predisposizione all'insediamento della conservatoria sembrerebbero le medesime o addirittura inferiori rispetto a quelle che si stanno già sostenendo per uno stabile di Caserta che attualmente ospita il catasto, ove si paga un canone di locazione e nel quale sono disponibili soltanto circa 3.400 metri lineari; si potrebbe quindi valutare la possibilità di realizzare una cittadella finanziaria nei 6000 metri circa dell'ex convento, ove potrebbe allocarsi al 1o piano l'Agenzia delle entrate che, attualmente, ha sede a Santa Maria Capua Vetere in un palazzo di proprietà privata, così da poter risparmiare anche sull'affitto, ed, eventualmente, utilizzare i risparmi per completare la ristrutturazione e trasferire anche il catasto, che attualmente ha sede a Caserta;   
 in questo modo si avrebbero servizi razionalizzati ed un immobile demaniale utilizzato e non destinato alla rovina;   
 in particolare, sul complesso immobiliare, sono stati eseguiti nel corso degli anni, a cura dell'Ateneo, lavori edili ed impiantistici per un importo complessivo che a tutt'oggi ammonta a circa 1.800.000,00 euro;   
 la dislocazione in più e distinti locali di note e titoli e lo «spacchettamento» dell'archivio storico e corrente della conservatoria in più allocazioni comporta disagi per l'utenza, in particolare per gli addetti ai lavori del tribunale di Santa Maria Capua Vetere e, probabilmente, il segnale di un progressivo smantellamento di un sistema la cui solidità è oggetto di vanto nazionale;   
 la fruibilità dei servizi della conservatoria, e il valore dalla trascrizione è tale in quanto disponibile per la consultazione, a volte anche quotidiana, da parte di professionisti e cittadini, in particolare per coloro che frequentano il foro di Santa Maria Capua Vetere –:   
 se a conoscenza dei fatti sopraesposti e se non ritenga utile e necessario assumere iniziative, di competenza, affinché l'archivio storico e l'archivio corrente della conservatoria siano unitariamente collocati nei locali di Piazza San Francesco (ex sede della II università degli Studi di Napoli), struttura vicina alla sede del tribunale, scelta più opportuna ed economicamente razionale considerato che i locali già ristrutturati sono adeguati ad ospitare la conservatoria senza spese aggiuntive.   
 (5-06676)