Nel contesto delle indagini relative alla individuazione di autori, mandanti e compiici della
rapina pluriaggravata e contestuale sequestro di persona, commessi, in pieno giorno, all'interno
dell'appartamento della famiglia ZINZI, sita nel centro abitato di Caserta nel giugno di
quest'anno, in data odierna la Squadra Mobile presso la Questura di Caserta ha posto in
esecuzione il decreto di fermo emesso dalla Procura di S.M. Capua Vetere che sta coordinando le
indagini.
In particolare, il decreto di fermo è stato eseguito dalla Polizia di Stato di Caserta nei confronti
dello straniero BODA Andrej (Repubblica Slovacca), in Italia senza fissa dimora. A carico dello
stesso BODA si ritiene essere stato raccolto un compendio gravemente indiziario, in ordine alla
sua partecipazione, insieme ad altri due compiici, alla commissione della rapina di cui sopra, in
occasione della quale una giovane madre veniva sequestrata insieme alla figlia di pochi anni e
sottoposta a crudeli sevizie da parte di tre uomini, originari dell'Est Europa che volevano indurla
a rivelare la combinazione della cassaforte dell'appartamento.
Le attività investigative, avviate subito dopo la commissione del grave fatto delittuoso dalla
Squadra Mobile di Caserta, coordinate dalla Procura di S. Maria C. V., permettevano, nella
immediatezza di individuare "la basista" della rapina nella collaboratrice domestica delle
vittime, TURDUGULOVA Aiperi, nata in Kirghizistan nel 1992, nonché l'ideatore ed
organizzatore dell'assalto.
Nei loro confronti, la Procura di S. Maria C. V. adottava tempestivamente di provvedimento di
fermo, che, mentre veniva immediatamente eseguito solo nei confronti della donna e non anche
nei riguardi del coindagato, di nazionalità georgiana.
Quest'ultimo, che utilizzava falsi documenti lituani, si è dato alla latitanza, riparando all'estero
sin dai giorni immediatamente successivi alla rapina.
Successivamente, le indagini consentivano di identificare una seconda complice, la
connazionale KURUCHBEKOVA Nargiza, nata il 19.09.1986 a Bishkek (Kirghizistan), nei cui
confronti, il 20 giugno, la Procura della Repubblica di S. Maria C. V. (CE) adottava il
provvedimento di fermo.
Il quadro indiziario acquisito dagli inquirenti a carico delle due donne risultava solido tanto da
superare il vaglio del Tribunale del riesame; le stesse sono, allo stato, detenute per questa rapina.
Le attività investigative proseguivano, ampliandosi alla potenziale cerchia di persone,
prevalentemente cittadini dell'est Europa, che avevano mantenuto rapporti con il latitante e le
sue compiici antecedentemente al fatto delittuoso, permettendo di individuare uno dei due
compiici proprio in BODA Andrej. L'uomo è stato individuato a Napoli, mentre si accingeva ad
abbandonare definitivamente il territorio nazionale nel timore di essere arrestato dalle forze di
polizia. Peraltro, egli veniva trovato in possesso di una carta di identità rilasciata dalla
Repubblica Slovacca risultata alterata