II 24 settembre 2015, i Carabinieri della Compagnia di Santa Maria
Capua Vetere, in esecuzione del decreto di fermo emesso dalla Procura
della Repubblica di S.M.C. Vetere, hanno tratto in arresto, traducendoli
nella locale Casa Circondariale, CECERE Stefano e COCCHIARO
Pasquale. I delitti contestati concernono la detenzione ed il porto di armi
da fuoco, nonché una serie di rapine a mano armata, commesse in
danno di esercizi commerciali fra il gennaio ed il marzo di quest'anno e
che ha consentito agli indagati di procurarsi un profitto illecito pari
complessivamente a ca. 10 mila euro.
I destinatari del provvedimento di fermo sono accusati, infatti, di aver
commesso, tra il 2014 e il 2015, ben sette rapine, con l'impiego di armi,
in danno di farmacie ed altri esercizi commerciali, siti in Santa Maria
Capua Vetere (comune di residenza degli indagati), Capua, Curti,
Casapulla, San Prisco e Casagiove.
II compendio indiziario raccolto è il frutto di un meticoloso lavoro dei
carabinieri e dell'autorità giudiziaria, essendo stati utilizzati gli elementi
tratti dalle riprese visive di impianti di video sorveglianza posti lungo la
pubblica via nonché le dichiarazioni collaborative delle persone offese.
Sono state, in tal modo, riscontrate modalità operative analoghe tra
varie rapine commesse nei comuni della provincia di Caserta, tali da far
ritenere come le medesime rapine fossero state commesse dalla stessa
coppia di soggetti.
Ed è proprio la serialità delle condotte accertate, unitamente con
l'accertata ricorrenza dei medesimi beni strumentali impiegati per la
commissione dei crimini (ciclomotore, arma, indumenti e via di seguito)
ed altri elementi acquisiti come prova scientifica (impronte digitali), che
ha consentito di ricostruire la gravita del quadro indiziario.