In data 28 Luglio e.m., l'Ufficio GIP presso il Tribunale di S. M. C. Vetere, su
conforme richiesta della Procura, ha emesso ordinanza di custodia cautelare in
carcere nei confronti di BUONOCORO Pasquale (ci. 95) e FRANCIOSA
Immacolata (ci. 75), nei cui confronti il Pubblico Ministero di turno di questa
Procura aveva disposto decreto di fermo, in data 27 luglio e.m., avendoli
ritenuti gravemente indiziati dell'omicidio, preterintenzionale, di IBELLO
Raffaele.
La morte di quest'ultimo veniva accertata a seguito di una chiamata alla
centrale telefonica operativa dei CC di Mondragone, con la quale si richiedeva
l'intervento di una pattuglia in via Como di quel centro, dove era in corso una
lite. Giunti sul posto i militari dell' aliquota Radiomobile e della locale Stazione,
unitamente col personale del 118, prestavano soccorso ali' IBELLO -riverso per
terra e privo di sensi- e lo trasportavano immediatamente presso la clinica
Pineta Grande di Castel Volturilo, dove decedeva poco dopo.
Le
indagini avviate immediatamente consentivano il rinvenimento, parte in un cassonetto dell' immondizia e parte dietro un muro di cinta, del bastone in alluminio utilizzato dalla FRANCIOSA per colpire la vittima. Venivano altresì immediatamente raccolte preziose testimonianze rese da alcuni dei presenti, vicini di casa dell' IBELLO. Ciò ha permesso di acclarare che non si era trattato di un semplice malore che aveva colpito il malcapitato, tesi che, in un primo momento gli indagati avevano cercato di accreditare agli inquirenti, bensì di una violenta aggressione di cui essi stessi si erano resi protagonisti. La FRANCIOSA ed il BONOCORO, infatti, colpivano la vittima, con reiterati calci e con un bastone in alluminio sul dorso e sulla schiena, sino a lasciarla per terra priva di sensi. Il BUONOCORE rimarrà ristretto presso la casa circondariale di S.M.C.V. mentre la FRANCIOSA nel carcere femminile di Pozzuoli.
indagini avviate immediatamente consentivano il rinvenimento, parte in un cassonetto dell' immondizia e parte dietro un muro di cinta, del bastone in alluminio utilizzato dalla FRANCIOSA per colpire la vittima. Venivano altresì immediatamente raccolte preziose testimonianze rese da alcuni dei presenti, vicini di casa dell' IBELLO. Ciò ha permesso di acclarare che non si era trattato di un semplice malore che aveva colpito il malcapitato, tesi che, in un primo momento gli indagati avevano cercato di accreditare agli inquirenti, bensì di una violenta aggressione di cui essi stessi si erano resi protagonisti. La FRANCIOSA ed il BONOCORO, infatti, colpivano la vittima, con reiterati calci e con un bastone in alluminio sul dorso e sulla schiena, sino a lasciarla per terra priva di sensi. Il BUONOCORE rimarrà ristretto presso la casa circondariale di S.M.C.V. mentre la FRANCIOSA nel carcere femminile di Pozzuoli.