Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caserta ha intensificato il piano coordinato di
controllo economico del territorio, caratterizzato da azioni mirate e sistematiche condotte
contemporaneamente da più reparti per il contrasto all’economia sommersa.
Nello scorso mese di giugno sono state eseguite mirate ispezioni, nei confronti di 10 aziende
ubicate sul territorio della Provincia di Caserta, nel corso delle quali i militari della Guardia di
Finanza di Caserta hanno accertato che, su 80 lavoratori controllati, 12 sono risultati totalmente in
“nero”, con una percentuale di irregolarità del 15%.
Nell’ambito di queste attività, la Compagnia di Marcianise ha sottoposto a sequestro un’azienda
ubicata in uno stabile privato del Comune di San Marco Evangelista, sprovvista di qualsiasi tipo di
autorizzazione e presso la quale i finanzieri hanno riscontrato le pessime condizioni igienico
sanitarie in cui veniva svolta l’attività, in spregio a qualsiasi forma di tutela della salute e della
sicurezza dei lavoratori.
All’atto del controllo, i militari hanno rilevato la presenza di tre persone di origine albanese intente
a svolgere l’attività lavorativa all’interno di un locale con scarsa areazione ed illuminazione,
adoperando, tra l’altro, macchinari che causavano emissioni acustiche, di gas e polveri pericolose
per le persone e per l’ambiente. Inoltre, sono stati scoperti altri due lavoratori, anche loro di origini
albanesi, che durante l’acceso si erano nascosti nel deposito della ditta. La successiva
identificazione consentiva di accertare che tre dei soggetti erano totalmente in “nero” e privi di
permesso di soggiorno.
I finanzieri, dopo aver provveduto al sequestro del locale di circa 150 mq., delle attrezzature e del
materiale presente all’interno dello stesso, hanno deferito il titolare, anch’egli di origine albanese,
alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere (CE), per violazione della normativa in
materia ambientale e di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
La piena consapevolezza degli effetti distorsivi dell’economia sommersa spinge le Fiamme Gialle
a mantenere alta l’attenzione anche in tale settore. Infatti, lo sfruttamento dei lavoratori in nero,
oltre a danneggiare questi ultimi, che vengono sottopagati ed impiegati senza alcun diritto
assistenziale e previdenziale, altera le regole del mercato, creando un illecito vantaggio
competitivo per le aziende non in regola, a danno dei contribuenti onesti.