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mercoledì 29 aprile 2015

COSENTINO COME CUTOLO DAL 1980 AD OGGI NON E' CAMBIATO NULLA - FAVORI IN CARCERE. NELLA SUA CELLA GIUNGEVA DI TUTTO CON LA COMPLICITA' DEGLI AGENTI PENITENZIARI - 3 I PROVVEDIMENTI CAUTELARI - OBBLIGO DI DIMORA PER LA MOGLIE

Ci mancava soltanto il reato di corruzione , che oggi va molto di moda , pezzo forte del governo Renzi che traballa per la fiducia . Per Nicola Cosentino una nuova ordinanza dove i giudici partenopei hanno contestato il reato perchè  ha ricevuto regali più del dovuto addirittura  sembra anche un telefonino. Ma la cosa più eclatante e che non si sa chi ha copiato all'altro se Raffaele Cutolo   da Nicola Cosentino o Nicola Cosentino a Cutolo. Una cosa è certa e che il compianto  Fabrizio De Andre'  nel 1984/85 dedicò una canzone a don Raffaele Cutolo, sara fatta la stessa cosa per l'ex sottosegretario alle finanze Nicola Cosentino??   


Per le indagini relative all’emissione dei provvedimenti cautelari eseguiti questa mattina dai Carabinieri del Reparto Operativo – Nucleo Investigativo di Caserta, sono state coordinate e dirette dai Sost. Proc. Dott. Fabrizio VANORIO e Dott. Alessandro D’ALESSIO, nonché dal Procuratore Aggiunto Giuseppe BORRELLI e dal Procuratore Capo Giovanni COLANGELO. Il GIP del Tribunale di Napoli che ha emesso le misure restrittive è la Dottoressa Isabella IASELLI.


Nella mattinata odierna, nell'ambito di un'articolata indagine coordinata da questa Procura della Repubblica, i Carabinieri del Reparto Operativo - Nucleo Investigativo di Caserta, unitamente al N.I.C. della Polizia Penitenziaria, hanno eseguito un’0rdinanza di custodia cautelare emessa dal 35° Uff. GIP del Tribunale di Napoli nei confronti di 4 indagati (3 in carcere e 1 all’obbligo di dimora nel comune di residenza), ritenuti responsabili, a vario titolo di concorso in corruzione (art; 110, 319 e 321 c.p.) per atti contrari ai doveri d’uffici0, in quanto assunti in violazione di disposizioni dell’ordinamento penitenziario U. 354/1975}.
L’indagine é il naturale prosieguo del contesto investigativo che ha già portato all’arresto dell’ex Sottosegretario di State e deputato Nicola Cosentino in data 3 aprile 2014. In dettaglio, sulla base di attività tecniche e dinamiche, accertamenti testimoniali e documentali, il GIP, allo stato degli atti, ha valutato positivamente nell‘ordinanza la sussistenza dei seguenti fatti:
- il citato ex parlamentare, prima e soprattutto dopo il suo arresto, ha intrecciato rapporti con agenti del Corpo della Polizia Penitenziaria tali da permettergli di ottenere trattamenti di favore durante la sua detenzione nel carcere di Secondigliano (NA);
- alcuni agenti della Polizia Penitenziaria, illecitamente remunerati attraverso somme di denaro o assunzioni di propri parenti, facevano pervenire al detenuto messaggi dei congiunti del Cosentino 0 comunque provenienti dall’esterno, recapitavano al detenuto beni ed utilità varie, contravvenendo a quanto imposto dalla prevista normativa carceraria e consentivano talvolta all’ex politico di muoversi addirittura liberamente all’interno dell’istituto carcerario durante le ore notturne;
— gli incontri (ne sono stati censiti 36, monitorati e filmati) con un cognato del Cosentino, mediante i quali uno dei poliziotti penitenziari riceveva i documenti ed i beni da far giungere fraudolentemente nell’istitut0 di pena, avvenivano presso un distributore di carburanti sito nelle vicinanze dell’abitazione dell‘agente nel comune di Succivo (CE), dove, al termine dell’attività investigativa, si é proceduto ad effettuare anche un riscontro in data 21 marzo 2015, che ha permesso di acquisire utili ed ulteriori elementi a supporto della tesi investigativa;

- in taluni casi, peraltro, l’assistente della P.P. ed il cognato del Cosentino, dopo essersi contattati utilizzando un linguaggio criptico, si sono incontrati presso la citata area di servizio senza procedere a scambi di cose o documenti, dunque all’evidente fine di scambiarsi messaggi verbali riservati;
— un ulteriore riscontro investigativo si é avuto all’esito della perquisizione disposta, sempre il 21 marzo 2015, all'interno della cella dell’Istitut0 di pena di Napoli-Secondigliano dove si trovava detenuto il Cosentino, il quale veniva trovato in possesso di 30 tipologie di oggetti di cui non e consentito il possesso e di 12 tipologie di oggetti in sovrappiù rispetto a quanto consentito dal regolamento;
— l’agente di Polizia penitenziaria sottoposto a misura cautelare é risultato altresì in contatto con familiari di altri detenuti affiliati a clan camorristi dell’area napoletana.
Dei provvedimenti emessi dal GIP, tre sono di custodia in carcere e saranno eseguiti nei confronti dell’ex deputato (allo stato già detenuto e, a causa di tali vicende, già trasferito nel carcere di Temi), di suo cognato e di un poliziotto penitenziario, mentre l’obbligo di dimora sarà notificato alla moglie di Nicola Cosentino.

Persone destinatarie dell’ordinanza del 35° Uff. GIP del Tribunale di Napoli del 21 aprile
2015:
1. COSENTINO Nicola, rlato a Casal di Principe (CE) il 2.1.1959, detenuto in custodia cautelare
per altro procedimento presso la Casa circondariale di Temi
2. ESPOSITO Giuseppe, nate a Napoli il 4.11.1961,
3. VITALI Umberto, nate a Casandrino (NA) il 10.1.1972, V
Ordinanza di custodia cautelare in carcere;
ESPOSITO Maria Costanza (detta Marisa), nata a Tremola Ducenta il 2.8.1964, moglie del Cosentino 

Ordinanza impositiva della misura cautelare dell’0bbligo di soggiorno nel comune di residenza.