“E’ finito il tempo delle chiacchiere, ora servono fatti concreti per superare la crisi che attanaglia l’Interporto Maddaloni-Marcianise. A cominciare da una rinnovata programmazione regionale che non scarichi sul solo privato, gestore attuale, il potere d’iniziativa”. Non ha dubbi al riguardo l’onorevole Angelo Consoli, vice presidente della Commissione Attività Produttive del Consiglio Regionale della Campania, che chiama in causa fortemente la Regione, ed in modo particolare il presidente Caldoro, per i ritardi fin qui accumulati. “Lo scalo interportuale, – ragiona l’onorevole Consoli – non vi è dubbio alcuno, rappresenta un volano di sviluppo produttivo ed economico non soltanto per la provincia di Caserta ma, piuttosto, per l’intero territorio della Campania, considerando anche l’indotto ad esso collegato. Il mancato decollo e la grave crisi che attanaglia la società ‘Interporto Sud Europa’, di fatto, hanno prodotto unicamente la precarietà umana e lavorativa di decine di lavoratori e, dunque, di decine di famiglie casertane”. La mancanza di garanzie certe dal punto di vista salariale e di prospettive dal punto di vista occupazionale per decine di maestranze ha spinto il vice presidente Consoli ad invocare, con somma urgenza, la convocazione, da parte del governatore Caldoro, di “un tavolo di lavoro istituzionale che affronti, nella sua complessità, la delicata vertenza relativa all’Interporto Maddaloni-Marcianise”. La richiesta dell’onorevole Consoli, formalizzata anche per iscritto, è arrivata durante i lavori della Terza Commissione Consiliare Permanente, con all’ordine del giorno la questione Interporto; per l’occasione, sono stati convocati in audizione i sindaci dei comuni di Maddaloni e Marcianise. Infine, dallo stesso vice presidente Consoli è arrivato l’invito, rivolto al gestore ed alle amministrazioni comunali interessate, in special modo a quella di Marcianise, “a che vengano rimosso, ad horas, quanto ostacola la ripresa delle attività di completamento dell’Interporto”.