Nei giorni scorsi si è riunito presso la Questura di
Caserta “Il Tavolo Tecnico Permanente”, strumento di pianificazione operativa
in materia di prevenzione e controllo del territorio, a cui partecipa oltre
alla Polizia di Stato anche l’Arma dei Carabinieri, con l’obiettivo di
elaborare strategie adeguate a fronteggiare i fenomeni criminali in continua
evoluzione.
In tale contesto veniva esaminata la recrudescenza dei
furti di auto nel capoluogo, dalla cui analisi emergeva che i protagonisti di
tali condotte predatorie provenivano prevalentemente dalla contigua provincia
di Napoli ed adottavano modus operandi
standardizzati, agendo prevalentemente in alcuni quartieri periferici.
Pertanto, venivano adottate strategie di contrasto,
con l’impiego sinergico di pattuglie della Squadra Mobile e della Squadra
Volante della Polizia di Stato - nel contesto dei già esistenti servizi
coordinati di controllo del territorio, cui partecipano ordinariamente anche le
altre forze di polizia - che hanno permesso di conseguire un primo
significativo riscontro a tali analisi con l’arresto in flagranza, nella tarda
mattinata, per tentato furto aggravato di auto, di un pregiudicato originario
di Afragola (NA).
In particolare, personale della Squadra Mobile
sorprendeva in via delle Betulle a Caserta, SORRENTINO Vincenzo, nato a Napoli
il 30.09.1977, res. ad Afragola (NA), nell’atto di sottrarre una vettura Lancia
Y10, dopo averne forzato il blocchetto di accensione.
In seguito, i poliziotti accertavano anche che
all’interno del vano motore era stata sostituita la “centralina elettronica” al
fine di neutralizzare i sistemi di codifica del veicolo.
L’uomo, lo scorso 14 novembre, unitamente ad altri due
correi originari del napoletano, era già stato arrestato in flagranza di reato,
in Caserta, per analoga condotta criminosa, da parte di personale dell’Ufficio
Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e, a seguito di giudizio direttissimo,
sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di
residenza, mentre il Questore di Caserta irrogava nei suoi confronti anche la
misura di prevenzione del rimpatrio con foglio di via obbligatorio e divieto di
ritorno nel capoluogo.
Dopo le formalità di rito, SORRENTINO Vincenzo, come
disposto dal Sost. Proc. di turno preso la Procura di S. Maria C.V. (CE),
veniva trattenuto presso le locali camere di sicurezza, in attesa del relativo
giudizio direttissimo.