Durante
la notte, la Squadra Mobile, ad epilogo di indagini coordinate dalla Procura
Antimafia di Napoli e sovrintese dal Servizio Centrale Operativo della Polizia
di Stato e dalla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, ha eseguito un’O.C.C.
emessa dall’Ufficio del G.I.P. presso il Tribunale di Napoli, su richiesta
della D.D.A. partenopea, la quale disponeva la custodia cautelare in carcere,
per associazione per delinquere finalizzata all’acquisto, alla detenzione ed
allo spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina ed hashish, nei
confronti di:
1.
IUCCHITTO
Fabrizio, nato a Santa Maria Capua Vetere (CE) il 28.02.1981 res. in Caserta, pregiudicato;
2.
PONTICELLI
Carlo, nato a Caivano (NA) il 19.10.1970 ivi res., pregiudicato;
3.
FORMATI
Elio, nato a Caserta il 07.11.1991, ivi res.;
4.
VILLANO
Francesco, nato a Caserta il 06.10.1989 ivi res., pregiudicato;
mentre
applicava la misura degli arresti domiciliari per detenzione continuata di sostanze
stupefacenti del tipo cocaina ed hashish nei confronti di:
5.
IANNICELLI
Luigi, nato a Caserta il 15.05.1984 res. a Caivano (NA);
Inoltre,
l’Ufficio del G.I.P. emetteva anche la misura cautelare interdittiva del
divieto di dimora nel comune e nella provincia di Caserta, in relazione al
reato di favoreggiamento personale, nei confronti di due acquirenti, uno dei
quali agente della Polizia di Stato, i quali, dopo avere acquistato sostanza
stupefacente dall’indagato IUCCHITTO Fabrizio, sentiti come testimoni dai
poliziotti, negavano la circostanza, al fine di aiutare l’indagato ad eludere
le investigazioni.
In
particolare, le indagini hanno svelato l’esistenza di un ristretto ma
collaudato gruppo criminale, attivo nel comprensorio di Caserta, dedito
all’acquisto, prevalentemente in Caivano (NA), alla detenzione ed allo spaccio
di cocaina ed hashish, nell’ambito del quale svolgeva un ruolo di promotore ed
organizzatore il citato IUCCHITTO Fabrizio.
Peculiari
risultavano le modalità escogitate da IUCCHITTO Fabrizio per effettuare le
cessioni delle dosi, al fine di ridurre il rischio di essere sorpresi dalle
pattuglie delle F.F.P.P..
IUCCHITTO,
infatti, aveva allestito un sistema “itinerante” di spaccio, grazie al quale,
dopo un primo, breve, contatto telefonico con l’acquirente, la cessione veniva
perfezionata, da lui o da uno dei suoi complici, in un luogo pubblico, che
variava continuamene, indicato cripticamente tramite telefono cellulare.
Talvolta,
i consumatori si recavano presso l’abitazione dell’indagato per trattare l’acquisto
e consegnare il denaro, poi gli veniva loro indicato il luogo dove avrebbero
trovato il pusher pronto alla consegna.
IUCCHITTO,
peraltro, era solito cambiare continuamente utenza telefonica, proprio per
evitare eventuali intercettazioni e utilizzava abitualmente, in occasione dei
contatti finalizzati alle cessioni, un linguaggio criptico ed allusivo,
ricorrendo a comunicazioni brevissime, per cui il lasso di tempo che
intercorreva tra la richiesta telefonica e l’incontro tra i pusher ed il consumatore
era così limitato da rendere particolarmente difficoltose le attività di
riscontro da parte degli investigatori.
Una
ulteriore precauzione era quella di trasportare solo le dosi richieste in modo
che, in caso di controllo delle forze di polizia, si poteva giustificarne il
possesso con l’uso personale, soggetto alla sola sanzione amministrativa.
Secondo
le indagini, invece, PONTICELLI Carlo, pregiudicato di Caivano (NA) era il
fornitore abituale di IUCCHITTO, in virtù di un consolidato rapporto commerciale.
La
consegna avveniva o tramite corrieri al servizio del gruppo, quali VILLANO
Francesco, oppure era lo stesso PONTICELLI a recapitare a Caserta lo
stupefacente richiestogli da IUCCHITTO.
In
una circostanza i corrieri, per eludere eventuali controlli, avevano utilizzato
come mezzo di trasporto un Taxi, condotto da un complice.
Nel
corso delle indagini, la Squadra Mobile, il 02.09.2013, arrestava “il corriere”
RANIERO Antonio, nato a Napoli il 23.01.1984, res. a Crispano (NA), mentre, a
bordo della sua auto, trasportava 4 kg. di hashish e 6 gr. di cocaina,
destinati all’approvvigionamento dell’organizzazione: il giovane aveva
occultato nella fiancata posteriore sinistra dell’auto, di cui era alla guida, l’ingente
quantitativo di droga, suddiviso in 4 cubi avvolti da nastro adesivo del tipo
imballaggio, ognuno dei quali conteneva 10 panetti di hashish.
Un
sesto indagato, destinatario della misura cautelare in carcere, deputato
nell’ambito del gruppo criminale prevalentemente al ruolo di corriere, nel
frattempo è deceduto per overdose.