Cosa sta succedendo dietro a via tifatina nei pressi dell’anfiteatro?
Sembra che la ciuccio’s company dopo la crisi di astinenza voluta più
che altro per salvare chi in quel momento stava gestendo le sorti della città ,
sia partita di nuovo alla carica. Complice
del deturpamento della città’ gli anche qualche
stanza di palazzo lucarelli dove qualcuno pur di aggiustarsi qualche fatto in una zona tanto chiaccherata
dietro via galatina nei pressi del casello autostradale, ha stilato una sorte
di accordo. Ed ecco che la ciuccio’s company che aveva in lungo ed in largo
dato le direttive anche a chi doveva firmare licenze e provvedimenti
amministrative negli anni pregressi, ma che era stata stoppata per non deturpare l’ambiente , è tornata in
pompa magna e desidera in ogni casa
mettere il cappello in testa a tutti i professionisti della cazzuola e del
cemento , perché hanno fatto credere che desiderano comandare loro.
Ma come è possibile
che la ciuccio’s company abbia ingranato la quinta e sta riniziando daccapo
quel progetto lasciato a metà negli anni pregressi ? Quale è il compenso
che stato elargito a chi negli anni addietro
ha lasciato che la città di Santa Maria Capua Vetere fosse deturpata da chi
voleva una città di cemento , dormitoria e soprattutto non dei sammaritani, PIENA DI ESCORT !!!
. Già perché oggi la città di Santa Maria Capua Vetere la considerano una città
del cemento in quanto di Antica Capua c’è rimasto ben poco. Le corse negli uffici professionistici della
città per farli vedere questo o quel
progetto presentato presso qualche Ufficio comunale , sta ritornando di moda in
città . Debitamente stoppato da chi di dovere adesso son tornati alla carica
anche a danno di alcuni ,perché è il momento di “ arrocogliere “ come si dice
in gergo napoletano, perché si preparano per la grande fuga .
Ci meravigliamo che
qualcuno abbia deciso di non entrare a ficcare il naso, perché anni addietro le
pubbliche amministrazione sono state smascherate da uomini dello stato che con le loro squadre hanno bloccato il malaffare nella città
addirittura con la camorra , definendo la città una lavanderia dei casalesi.
Occhi aperti e quindi
firmiamo lo scempio del cemento !!!!
Ma fermiamo anche le delibere ad personam che di tanto in
tanto adeguano un piano regolatore sfruttando una legge regionale che vuole
città di cemento e di centri commerciali in altre provincie per salvare Napoli dal
deturpamento del territorio.