Nella mia scuola è capitato qualcosa che mi fa male e mi fa riflettere: un bambino che ha una storia personale difficilissima, con alle spalle una famiglia che ha gravi problemi, un bambino iperattivo che davvero in classe dà fastidio a tutti, usa non di rado le mani o dice parolacce, è diventato, per le madri dei suoi compagni, un piccolo delinquente da tenere lontano dai propri figli, tanto da non far entrare, nella mattinata di martedì una parte dei piccoli studenti a scuola.
Bisogna dire che tutte le strade percorribili sono state adite dal Dirigente Scolastico, che si è rivolto al Provveditorato per avere un insegnate di sostegno, ma gli è stato risposto che è fuori tempo massimo: eppure il ragazzino ha già la documentazione in regola e a San Felice, da dove proviene, aveva avuto un insegnate di sostegno.
Si è pure provveduto ad allertare i servizi sociali dell’ambito 328: Enzo Mataluna, responsabile della 328 per i Comuni di Maddaloni, Cervino, Santa Maria a Vico, San Felice a Cancello, Arienzo e Valle di Maddaloni, in un colloquio col Rettore Vigliotti ha assicurato che tutta la documentazione è a posto e i servizi sono pronti a partire non appena i Sindaci, in specie quello di Santa Maria a Vico comune capofila, daranno il via.
Non si poteva fare di più ed adesso sembra ancora più improponibile l’atteggiamento di alcuni genitori che hanno addirittura minacciato querela.
Forse preferirebbero che un bambino che viene da un ambiente difficile sia escluso da ogni possibilità di scolarizzazione e miglioramento personale.
Ma la Scuola deve praticare l’inclusione, anche se non è facile, anche se non tutti i compagnucci del figlio sono angioletti.
Maddaloni, lì 11 novembre 2014
Il Rettore Dirigente Scolastico
Prof. Michele VIGLIOTTI