UFFICIO COMUNICAZIONI SOCIALI
DIOCESI DI CASERTA
di +Giovanni D’Alise*
Gentilissimo signor Dirigente scolastico,
nel momento in cui sta per iniziare un nuovo anno di impegno
culturale ed educativo mi preme, per pura amicizia e stima, far arrivare a Lei
e, tramite Lei, a tutti i docenti, discenti e personale non docente della
scuola che Lei dirige, il mio saluto e la gratitudine per il lavoro che viene
svolto.
Molte volte gli operatori della Scuola sentono di essere
soli e spesso non compresi.
Desidero far sentire a tutti, la mia vicinanza e il mio
sostegno, come Vescovo e come docente che ha lavorato per 35 anni nella Scuola.
Vi auguro tanta serenità nella vita personale e familiare in
modo che possiate avere la tranquillità di dedicarvi all’opera più impegnativa
e necessaria della vita della “città”: l’educazione delle nuove generazioni,
che si apprestano a entrare sempre più nella convivenza civile, nella vita
associativa e comunitaria e nel mondo del lavoro. L’educazione ha molte
dimensioni e valenza, mi preme perciò sottolineare in modo particolare quanto
ricordava Giovanni Bosco, l’educatore per eccellenza di tante generazioni,
anche difficili: “L’educazione è una questione di Cuore”.
Per educare un giovane c’è bisogno di amore generativo,
amore che genera tutto l’uomo, specialmente la vita spirituale che sostiene
ogni apertura e decisione della vita, anche nella scelta religiosa.
Come affermava Aristide Fumagalli, oggi abbiamo “la
formazione fragile”, che produce cittadini fragili e un vivere sociale
“Liquido”.
Papa Francesco nel parlare al mondo della scuola italiana,
il 10 maggio 2014, ha detto: “Per educare un ragazzo ci vuole tanta gente:
famiglia, insegnanti, personale non docente, professori, tutti!”, perciò aveva
esordito citando un proverbio africano: “Per educare un figlio ci vuole un
villaggio”.
Per costituire “il villaggio” ci vuole una alleanza
educativa fra tutte le componenti la società: famiglia, scuola,
Chiesa-associazioni, ecc.
Come Vescovo sento di dichiarare, insieme a tutti i componenti
della Chiesa, di essere pronti e disposti a questa urgente alleanza educativa.
La propongo con umiltà, con libertà e collaborazione. A
tutti, a Lei, ai Docenti, ai Discenti e al Personale non docente, gli auguri
più sentiti di buon lavoro, con coraggio, serenità e forza d’animo.
*Vescovo di Caserta