Nella tarda mattinata di
ieri, la Squadra Mobile di Caserta, diretta dal Vice Questore Alessandro TOCCO,
in collaborazione con il Commissariato di P.S. di Gaeta (LT), ad epilogo di una
paziente indagine, ha arrestato SANDOMENICO Giovanni, nato a Napoli il
15.05.1948, res. a Caserta, e la moglie CASALE Margherita Giovanna, nata a
Bellona (CE), res. a Caserta. I due erano colpiti da un ordine di carcerazione,
emesso l’1 Agosto scorso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura presso il
Tribunale di Napoli, dovendo espiare una condanna definitiva, rispettivamente, a
5 anni di reclusione ed a 3 anni e 6 di reclusione, per concorso in bancarotta.
I due coniugi erano
irreperibili da alcune settimane, avendo fatto perdere le loro tracce
nell’imminenza della emissione del provvedimento restrittivo. Infatti, erano
risultati inizialmente vani tutti i tentativi dei poliziotti di rintracciarli
presso la loro abituale residenza e presso quella dei loro più stretti
congiunti.
Pertanto, era stata avviata
una meticolosa e scrupolosa attività investigativa finalizzata ad individuare i
luoghi dove i due potevano avere trovato rifugio.
L’attenzione degli
investigatori si concentrava sul comune di Gaeta (LT), dove la famiglia dei due
ricercati era solita trascorrere le vacanze, per cui aveva inizio una
sistematica attività sul territorio, nel corso della quale i poliziotti si
camuffavano da normali vacanzieri in bermuda e ciabatte, anche perché era stata
acquisita la notizia che i coniugi disponevano di una grossa imbarcazione da
diporto a bordo della quale potevano aver trovato rifugio. Per tale motivo, nei
giorni scorsi, erano stati effettuati controlli presso tutti i porti turistici
ed i cantieri navali ubicati lungo il litorale del comune rivierasco,
controllando i registri conservati dai gestori.
Lo sforzo investigativo aveva
successo nella prima mattina di ieri. Infatti, i poliziotti, individuavano
l’imbarcazione - un cabinato con 6 posti letto, intestato ad una società con
sede legale in Inghilterra, munito di due potenti motori da 900 cavalli
ciascuno, confuso tra oltre 250 scafi - ancorata in una delle darsene prossime al
centro cittadino.
Immediatamente, una squadra vi
saliva a bordo constatando però che l’imbarcazione era vuota, sebbene vi
fossero tutte le tracce della presenza attuale di due o più persone: giornali
di recentissima pubblicazione, frigo e dispensa pieni, capi di abbigliamento ed
effetti personali.
Pertanto, i poliziotti,
richiuso il natante, si appostavano tra i moli e le altre imbarcazioni, in
attesa che i ricercati vi ritornassero.
Dopo circa tre ore di attesa,
effettivamente, la coppia ritornava all’attracco, dove trovava ad attenderli i
poliziotti i quali, nel frattempo, avevano anche individuato nel parcheggio
riservato ai diportisti un’autovettura nella loro disponibilità, intestata ad
un prossimo congiunto.
I coniugi, che si erano
allontanati per una lunga passeggiata nel primo mattino, quindi venivano
arrestati ed accompagnati rispettivamente alla Casa Circondariale di Cassino
(FR) e presso il carcere Femminile di Pozzuoli (NA).
La condanna dei coniugi
SANDOMENICO si riferisce ad una lunga vicenda giudiziaria, iniziata negli anni ‘90,
che aveva riguardava la “S.r.l. SIGE Ferroviaria” di Casagiove (CE), grossa
impresa metalmeccanica che operava nel settore della manutenzione di veicoli
ferroviari.