Dopo i
noti accadimenti occorsi il 13 e 14 luglio scorso in località “Pescopagano” ,
sono stati incrementati i servizi di controllo del territorio che hanno visto
il dispiegamento su tutto il litorale di contingenti della Polizia di Stato,
dell’Arma nonché della Guardia di Finanza, tutti impegnati a reprimere
qualsivoglia condotta illecita e/o attività illegale.
L’attività
di controllo, ha interessato anche il settore degli Istituti di Vigilanza
Privata che operano sul territorio, al fine di verificare la sussistenza dei
requisiti previsti dalla legge in materia e disciplinati dall’art. 134 del
T.U.L.P.S., che attribuisce al Prefetto della Provincia il potere di rilascio
della licenza, subordinato all’accertamento di quei requisiti di buona condotta
ed incesuratezza che, indispensabilmente, devono poter vantare chi è chiamato a
svolgere attività di vigilanza e custodia di beni altrui ed ai quali la
legislazione italiana attribuisce la qualifica di “incaricato di pubblico servizio” benché alcune sentenze della Corte
di Cassazione abbiano, in taluni casi, ad essi riconosciuto la qualifica di
Agente di P.G. limitatamente al tempo in cui sono impiegati di servizio. Appare
chiaro, quindi, la fondamentale, importantissima attività preliminare che
riguarda gli accertamenti sui soggetti che fanno richiesta di rilascio della
licenza, atti a scongiurare che tali delicati compiti vengano svolti da persone
pregiudicate e, in una terra afflitta dalla secolare piaga della criminalità
organizzata, magari vicini alle cosche. E’ questa la ratio cui, in effetti, è
subordinato il rilascio delle autorizzazioni e licenze di P.S. che, ovviamente,
vanno negate a chi non possiede questi requisiti per le evidenti ricadute che
potrebbero aversi sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica, da
salvaguardare dalle possibili infiltrazioni criminali.
In questa
ottica, vanno inquadrati i precipui servizi posti in essere dal personale del
Commissariato di P.S. di Castel Volturno, diretto dal Vice Questore Aggiunto d.ssa
Carmela D’AMORE, e dagli uomini della Squadra Amministrativa della
Questura di Caserta che hanno effettuato una serie di mirate attività al
riguardo, finalizzati, proprio, a reprimere le condotte illecite.
L’attività
ha permesso di accertare che alcuni degli Istituti di Vigilanza esercitanti l’attività
sul territorio di Castel Volturno,
operano pur non essendo in possesso della prescritta licenza rilasciata dal
Sig. Prefetto e quindi in spregio della normativa vigente.
Sono stati quindi deferiti alla
Procura della Repubblica di S. Maria C.V.:
·
C.P., C.L. e C.L., quali soci della cooperativa “La Custodia”, con sede in Località
“Torre di Pescopagano”, perché resisi responsabili della violazione dell’art.
134 del T.U.L.P.S.;
·
S.G., amministratore unico della ““M.P.
Security Società Cooperativa” con
sede legale in Castel Volturno (CE) Parco Riviera Fontana Blu – località
Pinetamare; N.M., ex amministratore
Unico della stessa soc. cooperativa nonché S.P.,
resisi responsabili delle violazioni di cui agll’art. 110 del C.P., 134 e 140 del R.D. 773/191 TULPS, per aver svolto
specifici compiti di Vigilanza e custodia
di proprietà immobiliari privi di specifica licenza di Pubblica Sicurezza;
·
G.G., Amministratore unico della società
"SECURSUD G.A. S.r.l.",
con sede legale in Castel Volturno alla via Doninzetti n. 30 e sede operativa
alla via Domitiana km. 39.600, resosi
responsabile delle violazioni di cui agll’art. 110 del C.P., 134 e 140 del R.D. 773/191 TULPS, per aver svolto
specifici compiti di Vigilanza e custodia
di proprietà immobiliari privi di specifica licenza di Pubblica Sicurezza