“E’ con rammarico che, ancora
una volta, si prende atto che i destini del presidio ospedaliero Melorio di
Santa Maria Capua Vetere vengono dibattuti con superficialità e con una certa
dose di malignità, con l’unico effetto di fare del male proprio al nosocomio
sammaritano. Stupisce come ci si possa insulsamente divertire, per un mero
gioco di ‘parte’, a rafforzare l’equipaggio che rema contro l’ospedale, che è
un bene non solo della città di Santa Maria Capua Vetere ma di tutti i
cittadini dell’area e rende il suo servizio assistenziale senza alcuna
bollatura partitica o partigiana”. E’ quanto afferma il sindaco Biagio Di
Muro commentando le recenti prese di posizione espresse sui giornali con
lettere di dipendenti della struttura e comunicati di movimenti politici.
“Tutti costoro – continua il sindaco – hanno
in buona sostanza invitato le istituzioni locali a vigilare affinché il Melorio
non sia depauperato e ridotto a livelli ambulatoriali, ma sia potenziato per ancor
meglio adempiere anche alla funzione di decompressione (già assunta di fatto) del
pronto soccorso dell’ospedale di Caserta, dove i tempi di attesa sono sulla
bocca di tutti e certamente devono essere migliorati”.
Il sindaco Di Muro ricorda che al presidio
ospedaliero sammaritano afferiscono le popolazioni dei
Comuni di Capua, Santa Maria Capua Vetere, Curti, Macerata Campania, Portico, Recale,
San Prisco, Casapulla e – dopo la chiusura dell’ospedale di Capua – anche (in
via indiretta, ma comunque significativa) quelle dei Comuni di Santa Maria la
Fossa, Grazzanise, Pastorano, Bellona, Pignataro, Sparanise, Teano, Calvi
Risorta, Caiazzo, Pontelatone e Formicola.
“Detto questo – aggiunge Di Muro – rassicuro,
anche a nome di altri sindaci del bacino indicato, sul fatto che sia i lavori per il rinnovo
delle sale operatorie del Melorio sia ogni altra iniziativa (così come
garantito dal direttore generale Menduni a noi sindaci, nel corso di un
incontro a ciò dedicato) sono volti a potenziare e non a svilire le
capacità e le potenzialità assistenziali del presidio ospedaliero di Santa
Maria Capua Vetere”.
Quanto allo spostamento di parte del personale
della chirurgia e radiologia, Di Muro ribadisce che “noi sindaci siamo
profondamente contrari e ne chiediamo, ancor oggi, la revoca”, ma che comunque
tale provvedimento viene presentato dallo stesso Menduni come temporaneo, fino
a quando le sale operatorie del Melorio saranno inattive perché oggetto dei
lavori.
“In ogni caso – conclude il primo cittadino
– io e i miei colleghi sindaci, così come per il passato, continueremo a
tutelare l’esistenza e l’operatività del Melorio e delle funzioni da esso finora
svolte, egregiamente e con spirito di sacrificio del personale, anche
nell’emergenza, così come continueremo a vigilare perché i livelli
assistenziali della nostra terra migliorino e non degradino. In questo,
ovviamente, speriamo di essere uniti e concordi
con tutti”.