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giovedì 3 luglio 2014

REGGIO CALABRIA - OPERAZIONE " TI SISTEMO IO" Arrestato Agente appartenente al Corpo della Polizia Municipale di Reggio Calabria.



I Finanzieri del Gruppo di Reggio Calabria hanno eseguito un’ordinanza di custodia
cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Reggio Calabria - dottoressa
Adriana Trapani -, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di tale
Grasso Pietro Desiderio – appartenente al Corpo della Polizia Municipale di Reggio
Calabria indagato per i reati di truffa, falso, millantato credito e peculato.

L’indagine svolta dalla Guardia di Finanza ha rivelato un collaudato meccanismo messo in
atto con ripetitività e sistematicità da GRASSO Pietro Desiderio il quale, millantando una
parentela diretta e una significativa capacità di influenza con il suo omonimo Pietro
Grasso, ex Procuratore Nazionale Antimafia e oggi Presidente del Senato (ovviamente
completamente estraneo ai fatti), traeva in inganno numerosi ignari ed ingenui cittadini,
promettendo assunzioni presso le pubbliche amministrazioni e ricevendo in cambio
cospicue somme di denaro.

Le indagini hanno permesso di accertare che il copione recitato da GRASSO Pietro
Desiderio era sempre il medesimo: un iniziale approccio fatto di cordialità e simpatia,
sbandieramento della parentela, di fatto inesistente, con l’ex Procuratore Nazionale
Antimafia, Dott. Pietro Grasso, “ siamo figli di due fratelli” (oggi Presidente del Senato),
oltre a conoscenze e cariche presso tutti gli uffici pubblici di Reggio Calabria, assicurazioni
sull'avvio al lavoro presso una pubblica amministrazione e richiesta del denaro da
corrispondere rigorosamente in contanti ed anche in comode rate. Le cifre richieste
variavano da 10.000,00 euro sino ad arrivare anche a 30.000,00 euro, denaro necessario,
a dire del Grasso, per ottenere i favori del potente di turno. Dopo il pagamento della
somma pattuita, GRASSO Pietro reiterava il suo comportamento illusorio al fine di
alimentare la sua fama di mediatore con i centri di potere tanto che faceva sottoscrivere
alle sue vittime falsi contratti di assunzione, da lui predisposti, apparentemente emessi ed
intestati al Comune di Reggio Calabria, al Ministero dell'Interno, al Ministero delle Politiche
Agricole ed alla Presidenza del Consiglio Regionale della Calabria. Per rafforzare
l'affidabilità di tali documenti, vi apponeva dei timbri ed in particolare, un timbro originale
della Polizia Municipale di Reggio Calabria, sottratto agli uffici del Comando ove prestava
servizio, un timbro falsificato riferibile agli uffici amministrativi del Comune di Reggio
Calabria ed un timbro lineare della Guardia di Finanza risultato essere completamente
contraffatto. Tali falsi documenti venivano somministrati alle ignare vittime che li
sottoscrivevano, ormai convinti di avere ottenuto l’agognato “posto fisso”.

Ma i Finanzieri hanno inoltre constatato che, per svolgere le suddette attività illecite, Pietro
Grasso non ha esitato ad utilizzare anche le autovetture di servizio di proprietà del Corpo
di Polizia Municipale. Inoltre è stato rilevato un caso di rivelazione di segreto d’ufficio,
allorquando il Grasso ha informato un suo amico circa l’esistenza di un esposto anonimo
pervenuto presso il Comando di Polizia Municipale di Reggio Calabria in relazione a
presunti lavori edilizi abusivi in corso. Tali ultime condotte hanno comportato anche la
contestazione dei gravi delitti di peculato e rivelazione di segreto d’ufficio.

Dalla ricostruzione effettuata dalle Fiamme Gialle, le somme intascate da Grasso Pietro
Desiderio dal 2010 ad oggi si aggirerebbero a circa 500.000 euro. Le indagini di natura
patrimoniale sono tuttora in corso.