Sul tentativo di
occupare la FONDAZIONE F.E.S.T. con un deliberato che assume che l’attuale Consiglio di Amministrazione
nelle persone di: STICCO ELIO sia
scaduto il 23 marzo 2014 e quindi la nomina del nuovo Consiglio
nella persona di MIRRA ANTONIO da S.Maria la Fossa a Presidente circondato
dagli avv.Lombnardo Guido,avv.Gennaro
Iannotti detto Genni avv.Laura catalioti ed avv.Ennio Romano.
Il Consiglio di Amministrazione della FEST in carica
sostiene di essere stato anticipatamente nominato per il quinquennio 1 dicembre
2010 al 1 dicembre 2015 in continuità del precedente quinquennio 1 dicembre 2005
al 1 dicembre 2010.
Gli avvocati cominciano a credere che effettivamente l’obiettivo
di questo Nuovo Consiglio a maggioranza “AVVOCATI per il CAMBIAMENTO” abbiamo avuto in questi due anni e mezzo di
mira la Fondazione come risulta anche nei verbali di approvazione del bilancio
della precedente Consiliatura Ordinistica.
C’è già chi invoca per il principio del Cambiamento che
questo attuale Consiglio dell’Ordine deve
rispettare lasciando lo spazio imposto dal principio del cambiamento che non
potrà trasformarsi in immobilismo e staticizzazione delle posizioni che
mostrano di non volere lasciare se l’avv.Boccagna – anima del movimento – nelle
sue lettre di dimissioni accusava i propri
compagni di viaggio di avere trasformato
il Coniglio in un covo di incettatori di voti con una crociata contro Sticco incardinata
sulla diffamazione e sul sospetto.
Già in precedenza gli
Avvocati per il Cambiamento all’esito dello spoglio elettorale si impossessarono del Consiglio e poi
avanzavano pretese nei confronti dell’avv.Augusto Zampone – ex tesoriere - che eccepiva la inammissibilità delle
richieste in quanti gli Avvocati per il Cambiamento di erano impossessarono
della sede del Consiglio e di tutta la documentazione che stanno setacciando
senza specificare la ragione allorchè i bilanci del precedente Consiglio dell’Ordine
erano stati stati approvati coi voti dell’avv.Alessandro Diana attuale
presidente del C.O.A. che esaltava anche convegni e festa degli auguri cui
partecipava con la Camera Penale con trattamento di onore.
Si vorrebbe ripetere la precedente spoliazione oggi con la Fondazione inventando
che il Consiglio in carica sarebbe
scaduto il 27 marzo 2009 laddove i Consigli durano un quinquennio e
quello in carica ha iniziato il 1 dicembre 200 5 ed ha assicurato la continuità
con nomina anticipata i corso di primo quinquennio.
A parte la critica contro la violenza dell’attuale Consiglio
dell’Ordine nonché il tono diffamatorio
ed intimidatorio della nota del 30 aprile 2014
ove si utilizza uyn linguaggio becero non consono al ruolo di un Presidente che si
rispetti.
Ma ora il tentativo di spoliazione della Fondazione subisce
serie e fondate critiche anche perché è stato accompagnato da un deliberato del
Consiglio dell’Ordine contro la persona dell’avv.Sticcco che è stato definito
squallido,diffamatorio ed intimidatorio quasi ad imporre all’avv.Sticco di non
reagire altrimenti si andrebbero a vedere i bilanci precedenti cui gli Avvocati
del Cambiamento tengono sotto osservazione setacciando gli atti di cui ebbero ad impossessarsi senza formale consegna come ebbe a rilevare il
tesoriere dell’epoca avv,Augusto Zampone che evidenziò l’abusivo impossessamento del
Consiglio subito dopo l’esito dello scrutinio elettorale.
L’Unione Avvocati ha inteso rendere umoristico il libello a
firma dell’avv.A.Diana ma vi sono commenti poco favorevoli allo stile della
Presidenza dell’Ordine.
L’avv.Elio Sticco si è chiuso in riserbo e c’è chi pensa che
essendo ormai la misura piena solleciterà l’intervento della Procura della Repubblica.
Ma ci sono i saggi
che suggeriscono che il problema vada risolto con la dignitosa messa a riposo
di questo Consiglio che si dovrebbe
dimettere qualora risulterà che l’atto di spoliazione che ha comportato anche
il blocco dei conti in banca ed il mancato versamento della dotazione annuale
per strangolare anche economicamente la Fondazione;
L’atto non trova favorevoli commenti e d’altra parte ‘attuale
Consiglio con dignitoso comportamento ha invitato il Consiglio a leggere nelle
carte ed atti che non può nascondere la data d scadenza e chiarire senza senza
ferocia ed aggressività la posizione
evitando quella sceneggiata voluta e offerta dagli Avvocati per il Cambiamento
che ha coinvolti alttri tre avvocati che entrano nella scena con tutte le loro
responsabilità.
Di fronte all’ennesimo atto di ostilità sarà ancora disposto
l’Uniome Avvocati di cui Sticco è anche fondatore a subire la continua
persecuzione.
Che cosa fanno i grandi studi di fronte a tali atti ?
Continueranno ancora a tacere ed essere inerti?
Restiamo in attesa di vedere gli sviluppi della vicenda,
Pubblichamo il contenuto del “CORRIERE UMORISTICO redatto e distribuito dall’UNIONE AVVOCATi
che è stato distribuiti unitamente al libello del Consiglio dell’Ordine del 30
aprile 2014 e la lettera invito della Fondazione Sticco del 22 aprile 2014.
Ora il libello del C.O.A. si ritrova pubblicato nel sito del
C.O.A. il quale a detta dell’avv.Sticco si rifiuta di pubblicare gli atti
antitetici perché la dialettica per il “dittatura “ è la monotonia.
Pubblichiamo invece l’invito e diffida della F.E.St.