Per tutti l’odore di primavera emette nell’aria quella
sensazione di rinascita, cosi come quella bellezza di quel fiore romantico, la camelie . Nelle splendida cornice di quello
che è il gioiellino di una città ,
quella di Santa Maria Capua Vetere e più
precisamente al Salone degli specchi del Teatro Garibaldi , si è
svolta nel primo fine settimana della primavera 2014 la quarta edizione della manifestazione “
Camelie di terra di lavoro all’ombra dell’anfiteatro”.
Magistralmente condotta
dal presidente della associazione Geocultura Fulvio Massa con la direzione artistica
del maestro Gerardo Iorio e del curatore della manifestazione Dottoressa Assunta
Improta e del maestro Rossetti ma anche con gli sponsor del Comune di Santa Maria
Capua Vetere ,Unitre, Italia Nostra , Pianeta cultura , il laboratorio delle
tradizioni il liceo artistico di Santa
Maria Cv e quello di San Leucio,le
costumiste Angela Tartaro e Carolina Raucci, Donne per il territorio , Homus
Magnus di Salerno e con il plauso del
soprintendenza di Caserta e Benevento con il collaboratore Gerardo Iodice , oggi al salone degli
specchi si è parlato nuovamente di camelie e più precisamente di composizioni
floreali di un fiore che è considerato quell’omaggio “romantico”. Dopo la mostra che è stata allestita nelle saloni al piano
superiore , stamattina si è svolto anche un convegno dove hanno partecipato l’architetto
Giuseppina Torriero della soprintendenza di Caserta e Benevento che ha introdotto
il tema “la camelia protagonista dei giardini
romantici di terra di lavoro”.
Il secondo intervento della dottoressa Addolorata
Ines Peduto ha focalizzato il suo
intervento “sulle antiche coltivazione di Camelie e sulla ricerca scientifica e
la su valorizzazione , il professor Giuseppe Guadagno delegato della società
italiana delle camelie ha fatto conoscere la vera
immagine della camelia dal Berlese al tardo ottocento . La presenza del
professor Angelo Calabrese ha poi concluso la grande mattinata di cultura di Santa
Maria Capua Vetere .