“Salvaguardare quella che è sempre stata un’eccellenza nel campo
della produzione di film di poliestere, mantenere gli attuali livelli
occupazionali ed evitare che il territorio della provincia di Caserta subisca
l’ennesima depredazione”. L’onorevole Angelo Consoli, vice presidente della
Commissione Attività Produttive del Consiglio Regionale, pone l’accento sul
caso Nuroll e lo fa all’indomani della visita allo stabilimento nell’area Asi
di Pignataro Maggiore, da lui stesso fortemente auspicata e caldeggiata, dell’assessore
regionale alle Attività Produttive, Fulvio Martusciello. “Ringrazio l’assessore
– sottolinea Consoli – per il tempo che ha voluto dedicare ad una delegazione
di lavoratori e per l’impegno assunto affinché vengano messe in campo dalla
Regione tutte le iniziative utili a che le linee di produzione nel sito di
Pignataro Maggiore non vengano fermate e, soprattutto, non vadano persi
ulteriori posti di lavoro in una provincia dilaniata dalle emergenze”.
L’assessore Martusciello, accompagnato dallo stesso onorevole Consoli, si è
informato sullo “stato di salute” dell’azienda, presente a Pignataro Maggiore
dal 1988 e ceduta, nel 2011, dal gruppo Mossi e Ghisolfi alla società turca
Polinas. “La preoccupazione dei 108 dipendenti, in cassa integrazione straordinaria
a zero ore, – spiega l’onorevole Consoli, firmatario di diverse interrogazione
e promotore di un’audizione in Regione – è data dal fatto che, contestualmente
all’acquisizione della Nuroll, Polinas ha acquistato in Turchia un nuovo
impianto di produzione, tecnologicamente più avanzato, con costi di produzione
più bassi e con capacità produttiva doppia rispetto al sito di Pignataro
Maggiore dove, di conseguenza, è stata fermata una linea di produzione e c’è
stato l’annuncio degli esuberi”. In assenza di un piano industriale, di
ricerca, di mercato e di investimenti, “è sempre più concreto il rischio –
incalza l’onorevole Consoli - che si fermi anche l’altra linea di produzione e
che la Nuroll diventi semplicemente un sito di stoccaggio merci dirette ai
clienti europei della Polinas che, tra l’altro, ha già comunicato ai sindacati
di essere pronta a trasferire in Turchia il know-how italiano”. Drammatiche, se
così dovesse essere, le ripercussioni sul piano occupazionale, tra lavoratori
diretti e dell’indotto. Da qui l’appello all’assessore Martusciello, che
intanto lunedì prossimo incontrerà la diplomazia turca ed alla quale spiegherà
che la Regione ha istituito un fondo per le aziende in crisi, “affinché –
conclude l’onorevole Consoli - vengano tutelati lo stabilimento di Pignataro
Maggiore, il made in Italy, i lavoratori e le loro famiglie ed il territorio
casertano che è andato via via desertificandosi, industrialmente parlando”.