“Tutelare il settore della
tabacchicoltura da un lato e salvaguardare gli attuali livelli occupazionali
dall’altro”. E’ ancora una volta l’onorevole Angelo Consoli, vice presidente
della Commissione Attività Produttive del Consiglio Regionale della Campania, a
sollecitare il governatore Stefano Caldoro affinché la questione venga
affrontata nella sua complessità. E lo fa all’indomani dell’atto di indirizzo,
in materia di “Problematiche tabacchifici e produzione del tabacco”, licenziato
dalla terza Commissione permanente e che impegna lo stesso governatore Caldoro
e gli assessori Nugnes (Agricoltura), Nappi (Lavoro) e Martusciello (Attività
Produttive) a: richiedere intervento del Ministro del Lavoro per la riapertura
del fondo nazionale; richiedere intervento del Ministro dell’Agricoltura per la
sottoscrizione degli accordi con le multinazionali per il ritiro dell’intera
produzione campana; richiedere intervento della Commissione Europea per
ottenere la reintroduzione del tabacco nei prodotti che beneficiano degli
aiuti, nella nuova programmazione 2014-2020, e per la modifica della direttiva
sugli additivi. “La situazione è drammatica, – sottolinea, dati alla mano,
l’onorevole Consoli – basti pensare che solo in provincia di Caserta, negli
anni dal 2004 al 2005, complice anche la mancata incentivazione europea, sono
andati persi quasi 2mila posti di lavoro. Per far fronte a questa situazione di
crisi, a marzo del 2006 – ricorda Consoli - fu fatto un accordo e firmato un
decreto che prevedeva gli ammortizzatori sociali in deroga per questi
lavoratori, ivi compresi i stagionali; ammortizzatori che sono stati utilizzati
fino al 2012”. Nel 2013 è stata fatta apposita richiesta al Ministero
competente per la riattivazione degli ammortizzatori sociali; richiesta che è
stata disattesa giacché, come da note ufficiali protocollate, il Ministero non
aveva più fondi a disposizione. “Eppure, come da nota del direttore generale
del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, – incalza l’onorevole
Consoli – l’Inps ha ancora disposizione risorse residue per oltre 11mln di euro
a disposizione dei lavoratori del settore del tabacco”. Da qui l’atto di
indirizzo approvato in Commissione Attività Produttive del Consiglio Regionale
e l’ennesima richiesta d’intervento considerato che “i dirigenti della Regione
stanno trattando per stringere accordi con le multinazionali, al fine di
garantire l’acquisto della produzione di tabacco campano nella stessa quantità
degli anni passati, mentre a livello ministeriale ci sono trattative con le
maggiori manifatture italiane per assicurare un futuro al settore”.