In data 31 gennaio 2014, il
Giudice Designato della Corte dei Conti di Napoli - Sezione Giurisdizionale per la Campania, Consigliere
dott.ssa Rossella CASSANETI, con propria ordinanza, ha confermato il decreto di
autorizzazione di sequestro conservativo di beni e crediti, emesso (su istanza del Procuratore
Regionale presso la medesima Sezione) nei confronti di 15 tra amministratori e dirigenti
pubblici responsabili del danno all’erario di oltre 32 milioni di euro per i “doppi
pagamenti” della A.S.L. Napoli 1 Centro. l provvedimento ha convalidato appieno la tesi
istruttoria avanzata dai Pubblici Ministeri S.P.G. dott. Ferruccio CAPALBO e
V.P.G. dott. Pierpaolo GRASSO: l’indagine alla base delle suddette contestazioni aveva consentito
ai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli di accertare
l’assenza di una valida struttura organizzativa e contabile in capo all’A.S.L. Napoli 1 Centro,
tale da non permettere di rilevare i doppi pagamenti effettuati ai propri fornitori. Gli accertamenti svolti dal Nucleo Polizia
Tributaria di Napoli hanno riguardato il periodo 2000/2012, rilevando come l’Ente - nonostante
pagasse regolarmente alla scadenza le prestazioni
e/o servizi fruiti - non fosse in grado di dimostrare l’avvenuto pagamento. Peraltro, l’importo del danno finora accertato
si è basato esclusivamente sull’esame della documentazione di spesa già contabilizzata
dagli uffici dell’A.S.L.: presso l’archivio dell’Ente giacevano documenti da
contabilizzare (e, quindi, da controllare) per un valore iscritto nel bilancio 2011 di circa 560
milioni di euro. L’A.S.L., a seguito del
rilevamento dei doppi pagamenti, non ha attuato, nel corso degli anni, una efficace azione di recupero dei
predetti crediti, eseguita principalmente con il ricorso all’istituto della compensazione.
Invece, l’attuale Direttore Generale dell’A.S.L., conformandosi all’attività investigativa
intrapresa dalle Fiamme Gialle, nel mese di novembre 2012 ha adottato nuove procedure,
idonee per l’immediato recupero dei doppi pagamenti. Da ulteriori accertamenti eseguiti
dal Nucleo di Polizia Tributaria di Napoli, in riferimento alla nuova attività di recupero svolta
dall’A.S.L. dal mese di gennaio al mese di novembre 2013, è emerso infatti che la stessa ha
attivato numerose pratiche di recupero crediti per un valore di circa 17 milioni di euro (di cui
13 milioni risultano essere ulteriori doppi pagamenti iscritti nel bilancio 2013 come
nuovi crediti da recuperare e i restanti 4 milioni sono stati oggetto di recupero a mezzo cassa
e/o compensazione). Con riferimento alla
regolarizzazione delle citate carte contabili, per circa 560 milioni di euro, l’azienda sanitaria ha stipulato - nel
mese di dicembre 2012 e nel mese di ottobre 2013 - contratti con una società di revisione
contabile, la quale ne ha effettuato il vaglio (allo stato) per un valore di circa 233
milioni di euro, rilevando ulteriori doppi pagamenti per 14,5 milioni di euro,
già segnalati dalla Guardia di Finanza alla Procura Regionale della Corte dei Conti. La stessa società di revisione ha inoltre
rilevato circa 34 milioni di euro di carte contabili non sufficientemente documentate, per le quali
l’azienda sanitaria napoletana non è stata in grado, al momento, di reperire la
necessaria documentazione di supporto.