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giovedì 6 febbraio 2014

GUARDIA DI FINANZA CAMPANIA - IL BILANCIO 2013 ECCO I DATI

. NEL 2013 RECUPERATI A TASSAZIONE 4,4 MILIARDI DI EURO DI IMPONIBILE E 
SEQUESTRATI BENI PER 733 MILIONI EURO. 

Il Comandante Regionale Campania, Generale di Divisione Nunzio Antonio Ferla, traccia oggi, nel 
corso del consueto incontro di inizio anno con la stampa, il bilancio dell’attività condotta dalle 
Fiamme Gialle nel 2013, illustrando gli obiettivi che il Corpo si prefigge per il 2014. 
- 34.562 violazioni penali ed amministrative rilevate; 
- 11.014 soggetti denunciati a piede libero e 677 in stato di arresto; 
- recuperati a tassazione 4,4 miliardi di euro di redditi occultati al fisco, 597 milioni di euro di 
I.V.A. e 77 milioni di euro di I.R.A.P. evase; 
- scoperti 825 evasori totali (quasi il 10% rispetto al consuntivo nazionale del Corpo), 1.394 
lavoratori “in nero” o irregolari, recuperate ritenute fiscali per 37,5 milioni di euro, oltre a 
18,1 milioni di euro di contributi previdenziali ed assistenziali; 
- accertate indebite percezioni e richieste di fondi nazionali, locali e dell’Unione europea 
per oltre 21,5 milioni di euro; 
- segnalati alla Corte dei Conti più di 431 milioni di euro di danni erariali (il12,3% di quelli 
accertati in Italia dal Corpo); 
- intercettate circa 1,6 tonnellate di stupefacenti, oltre 40,8 tonnellate di tabacchi lavorati 
esteri di contrabbando, nonché 7 milioni di articoli contraffatti o non sicuri; 
- sequestrati o confiscati patrimoni, illecitamente accumulati dalla criminalità organizzata ed 
economica, per 733 milioni di euro. 
Questi, in sintesi, i numeri chiave delle attività condotte dalla Guardia di Finanza, in 
Campania, nel 2013, frutto di un approccio trasversale al contrasto di tutte le diverse tipologie di 
illeciti economico-finanziari. Di seguito, alcuni elementi di dettaglio sui principali ambiti di 
intervento, che costituiscono il cuore della mission istituzionale del Corpo. 
Frodi fiscali, fiscalità internazionale ed economia sommersa: questi i fenomeni al centro dell’attività 
delle Fiamme Gialle campane a tutela delle Entrate, che hanno consentito di individuare redditi 
occulti per 4,4 miliardi di euro (pari al 10,5% di quelli accertati dal Corpo a livello nazionale) - dei 
quali 2,9 miliardi di euro riconducibili agli 825 evasori totali scoperti ed 1,4 miliardi di euro a 
fenomeni di evasione fiscale internazionale -, di denunciare 1.387 responsabili di reati 
tributari (circa il 10,9% dei denunciati dal Corpo a livello nazionale), dei quali 27 tratti in arresto, 
ed avviare procedure di sequestro per quasi 260 milioni di euro. Sono state, inoltre, 
riscontrate irregolarità nel 61% degli oltre 27.400 controlli sul rilascio di scontrini e ricevute 
fiscali condotti (a fronte di una media nazionale attestata sul 32%) ed avanzate all’Agenzia delle 
Entrate 518 proposte di chiusura dei locali aziendali. 338 quelle eseguite. 
Particolarmente rilevante proprio il settore della fiscalità internazionale, ove sono stati scoperti, 
grazie all’attività investigativa ed alla collaborazione fornita da parte delle Autorità fiscali di altri 
Paesi, numerosi casi di trasferimenti di comodo della residenza di società, ma anche di persone 
fisiche, in paradisi fiscali, nonché imprese estere che, pur producendo reddito in Italia, avevano 
omesso di rendere nota la presenza delle loro stabili organizzazioni. 
Nel settore della spesa pubblica, il Corpo ha agito al fine di garantire che, in questo periodo di 
perdurante crisi, le risorse disponibili siano effettivamente destinate al rilancio dell’economia ed 
alle situazioni di maggiore disagio socio-economico. Obiettivo che, in Campania, si é tradotto: 
- nell’esecuzione di indagini contro le frodi al bilancio nazionale, locale e dell’Unione 
europea, che hanno riguardato erogazioni pari ad oltre 30 milioni di euro, rilevando 
irregolarità concernenti il 72% di tali importi, corrispondenti ad indebite percezioni e 
richieste di fondi pubblici per circa 21,5 milioni di euro; 
 - nella denuncia all’Autorità Giudiziaria dei 1.134 autori di queste truffe (il 12,51% di quelli 
denunciati dal Corpo a livello nazionale), 35 dei quali arrestati, e nel sequestro di beni e 
disponibilità finanziarie, nei loro confronti, per 7,4 milioni di euro. 
- nella segnalazione alla Corte dei Conti di 990 soggetti, a carico dei quali sono stati eseguiti 
ulteriori sequestri di beni per circa 6,7 milioni di euro; 
- nella denuncia di 1.059 responsabili, dei quali 104 arrestati, per corruzione, concussione, 
peculato, frodi nelle pubbliche forniture ed altri reati contro la Pubblica Amministrazione. 
In particolare, sono state scoperte truffe in danno del bilancio comunitario per 3,7 milioni di 
euro, a quello nazionale e locale per 8,1 milioni di euro, frodi previdenziali ed assistenziali, 
con 9,6 milioni di euro indebitamente percepiti da falsi invalidi (tra i quali numerosi falsi ciechi) e 
falsi braccianti agricoli, nonché denunciati 71 soggetti per frodi al Servizio Sanitario Nazionale 
e scoperti 422 finti poveri (il 12,28% del dato nazionale), che avevano indebitamente beneficiato 
di prestazioni sociali agevolate come, ad esempio, l’accesso ad asili nido o la riduzione delle tasse 
universitarie, impedendo l’accesso a tali provvidenze alle famiglie realmente bisognose. 
La lotta alla criminalità organizzata, volta, essenzialmente, alla ricostruzione e disarticolazione 
dell’assetto economico-finanziario dei gruppi criminali, attraverso approfonditi accertamenti 
patrimoniali, che hanno riguardato 1.261 soggetti (il 14,21% del dato nazionale) appartenenti o 
contigui alla camorra, ha portato alla denuncia di 305 responsabili, dei quali 13 arrestati, per 
associazione per delinquere di stampo mafioso e violazioni alle norme antimafia, al 
sequestro o alla confisca di patrimoni illeciti per circa 203 milioni di euro. 
L’azione di contrasto è stata, naturalmente, rivolta anche ai settori di tradizionale appannaggio 
della criminalità organizzata, come il traffico di droga, con indagini che hanno riguardato sia la 
distribuzione e lo spaccio a livello locale, che i sodalizi che gestiscono le grandi rotte internazionali 
(dalla penisola iberica e dal Sud America), che hanno permesso di denunciare 384, tra 
narcotrafficanti e spacciatori, dei quali 171 arrestati. 
Altro fenomeno criminale attenzionato, in decisa ripresa, è il contrabbando di tabacchi lavorati 
esteri. Le investigazioni sui canali internazionali di approvvigionamento (soprattutto dai Balcani) e 
sulle reti di smercio delle sigarette, hanno consentito di operare il 35% dei sequestri eseguiti dal 
Corpo a livello nazionale, e di denunciare 1.788 contrabbandieri, di cui 96 tratti in arresto. 
Sono stati, altresì, monitorati i mercati valutario e creditizio, approfondendo 1.879 
segnalazioni per operazioni finanziarie sospette e vigilando sul rispetto della disciplina 
antiriciclaggio. In tale comparto sono stati denunciati 317 soggetti, per esercizio abusivo di 
attività bancaria e finanziaria, 187, di cui 12 tratti in arresto, per riciclaggio di proventi illeciti, e 
24, dei quali 3 arrestati, per usura, nonché sequestrati beni per oltre 23 milioni di euro. 
La lotta all’industria del falso ed ai prodotti non sicuri, incentrata sulla completa individuazione 
e neutralizzazione di intere filiere illecite, dall’importazione, alla fabbricazione, fino al commercio al 
dettaglio, ha permesso di sequestrare 82 tra opifici e depositi clandestini, circa 4.000 tra 
macchinari ed attrezzature industriali, denunciando 882 responsabili, di cui 52 arrestati. 
I Reparti della Campania, grazie anche alla quotidiana operatività della componente aeronavale, 
hanno anche concorso alla tutela dell’ambiente, contrastando le lucrose attività della criminalità, 
anche organizzata, legate al ciclo dei rifiuti, ed effettuando controlli presso aziende del settore o 
che producono emissioni inquinanti. In quest’ambito, sono stati denunciati 320 soggetti, di cui 3 
tratti in arresto, e sequestrate 23 aree adibite a discariche abusive ed autodemolizioni, in cui 
erano state illecitamente sversate oltre 4.225 tonnellate di rifiuti. 
Infine, uno sguardo agli obiettivi per il 2014 
La Guardia di Finanza continuerà a concentrare ogni risorsa operativa al fine di tutelare l'economia 
legale e il corretto funzionamento delle regole di mercato, puntando a recuperare le risorse sottratte 
al bilancio dello Stato, dell'Unione Europea, delle Regioni e degli Enti locali allo scopo di garantirne il 
corretto impiego, per il benessere della collettività ed il sostentamento delle politiche di rilancio e 
sviluppo economico e sociale. Il piano d’azione, in sinergia con tutte le altre Istituzioni operanti in 
Campania, mirerà, pertanto, sul consolidamento e rafforzamento della lotta all'evasione ed 
all'elusione fiscale, agli illeciti in materia di spesa pubblica, alla criminalità economico–
finanziaria ed ai traffici illegali, nonché sulla tutela del mercato dei beni e dei servizi