Un altro importantissimo successo è stato
conseguito dagli uomini del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Castel
Volturno, diretto dal Vice Questore
Aggiunto d.ssa Carmela D’AMORE, sul fronte della lotta alla criminalità
organizzata che, all’esito di un’attività info-investigativa condotta,
congiuntamente, dal personale della Squadra Voltante e della Squadra Investigativa, ha consentito
di trarre in arresto O.A., cittadina
nigeriana di anni 40 circa.
La donna, pluripregiudicata, fu tratta in arresto
nel 2009, nell’ambito di una complessa ed articolata indagine di polizia,
perché membro di una potente organizzazione criminale transnazionale, resasi
responsabile di gravissimi delitti quali traffico internazionale di sostanze
stupefacenti, spaccio, favoreggiamento all’ingresso di clandestini in Europa e
soprattutto di riduzione in schiavitù e tratta di essere umani, delitti,
quest’ultimi che, indubbiamente, offendono la coscienza morale e che, ritenuti
ormai soltanto relegati alla storia, neanche tanto recente, sono, purtroppo,
ritornati, prepotentemente, alla ribalta, come le cronache, anche degli ultimi
giorni, dimostrano, con la singolare ed al tempo stesso raccapricciante novità
che vuole i “nuovi negrieri” avere lo stesso colore della pelle dei nuovi
schiavi del Terzo Millennio, visto che questo fiorente e disgustoso “mercato” vede
criminali nigeriani e ghanesi, in particolare, grazie ai più che vantaggiosi
profitti, nella miserevole veste di “commercianti
di essere umani”.
La O.A.,
destinataria di un provvedimento di cattura emesso dalla Procura d Generale
della Repubblica di Napoli, dovendo espiare la pena di anni 6 di reclusione
perché riconosciuta colpevole dei delitti sopra indicati, tutti aggravati dalla
transnazionalità dei reati, è stata rintracciata, dopo un’attività di
osservazione, in un’abitazione ubicata nella zona di “Baia Verde” ed associata,
dopo le formalità di rito, presso la Casa Circ.le Femminile di Pozzuoli.
L’arresto, considerati i gravissimi reati
contestati, sembra assumere la veste di una sorta di continuazione, seppur
ideale, con l’importantissima operazione denominata “Restore Freedom”,
condotta dagli uomini del Commissariato di C/Volturno che, nell’anno 2002,
all’esito di una complessissima attività di polizia giudiziaria, coordinata
dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, trassero in arresto 35 membri
di una potentissima organizzazione criminale, tutti di nazionalità nigeriana,
ai quali, tra l’altro, per la prima volta assoluta in Italia, venne contestato,
altresì, il delitto di associazione mafiosa e che tracciò, indubitabilmente, un
nuovo solco per la lotta alla mafia nigeriana, sino ad allora neppure mai
lambita dalla contestazione di una serie di delitti , tra cui lo stesso 416
bis.