VEDERE PER CREDERE CLICCA QUI

Pagine

lunedì 2 dicembre 2013

CARABINIERI IN AZIONE - LE OPERAZIONI IN PROVINCIA DI CASERTA

Nella mattinata odierna, su delega della Procura della Republica di Napoli Nord, i Carabinieri della Sezione Radiomobile e della Stazione di Lusciano del Reparto Territoriale di Aversa hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal GIP del Tribunale di Napoli Nord su richiesta della locale Procura della Repubblica nei confronti di due indagati ritenuti responsabili dei reati di detenzione e porto di materiale esplodente per aver fatto deflagrare degli ordigni esplosivi in danno di un noto ristorante del centro di Aversa e di una autovettura.
I due indagati si identificano in :
·        CAPONE Antonio nato a Giugliano in Campania in.1951;
·        CAPONE Agostino, nato a Napoli in 1975;

L’attività d’indagine condotta in ordine alle modalità di esecuzione, l’analisi degli ordigni esplosivi e del relativo confezionamento, la loro non elevata potenzialità offensiva, escludeva fin da subito la matrice camoristica riconducendo le ipotesi investigative nell’alveo della criminalità comune, ovvero a problematiche di natura personale.
 Dalle attività investigative  espletate sul conto della P.O. emergeva che questi nella precedente attività di promotore finanziario,  risultava debitore nei confronti di vari soggetti di ingenti somme di denaro. Dal  prosieguo delle indagini risultava infatti  che uno di tali creditori, poi tratto in arresto, al fine di indurre la P.O. a saldare il proprio debito ammontante a centinaia di miglkiaia di euro aveva, con l’ausilio del padre, dapprima a minacciato la vittima anche a mezzo telefono e quindi posto in essere in data 24 settembre 2013 un attentato dinamitardo in danno del ristorante di proprietà della moglie della P.O..
La mancata risoluzione della questione debitoria induceva gli indagati a nuove minacce telefoniche cui seguiva un successivo attentato dinamitardo questa volta in danno dell’autovettura di proprietà di uno dei familiari della vittima e consumato il 03 ottobre 2013 nello spazio antistante l’abitazione delle persone offese.
Gli indagati dovranno alresì rispondere  dei reati  concorso in danneggiamento, esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle cose.

Dalle prime ore della giornata odierna, in San Felice a Cancello, provincia di Caserta, è in corso un’operazione  condotta dai Carabinieri della Compagnia di Maddaloni, coordinati dalla Procura di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia, che ha portato, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P di Napoli, nei confronti  di 9 soggetti già destinatari di provvedimenti cautelari il 6 novembre scorso, tutti ritenuti responsabili di reati di associazione finalizzata al traffico illecito e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
L’attività di indagine sviluppata dai Carabinieri di Maddaloni, condotta dal mese di settembre a quello di novembre 2011, ha permesso di delineare la struttura di un’associazione a delinquere finalizzata al traffico di illecito di sostanze stupefacenti, le cui condotte sono state poste in essere nel pieno centro cittadino di San Felice a Cancello in prossimità di una scuola di danza e di un ufficio postale.
Le indagini, basate su attività di videoripresa, effettuate mediante l’utilizzo di due telecamere opportunatamente occultate, nonché su numerosi sequestri di sostanza stupefacente del tipo hashish, hanno consentito di documentare oltre 400 episodi di cessione al dettaglio della sostanza stupefacente.

Dei nove soggetti destinatari della misura cautelare, solo due sono accompagnati presso le rispettive abitazioni e sottoposti agli arresti domiciliari.

In Santa Maria La Fossa i Carabinieri della  Stazione di Grazzanise hanno arrestato, per furto, il cittadino albanese XhepaAndi cl.1981, di Grazzanise, sorpreso ad asportare parti meccaniche da un veicolo parcheggiato all’ interno di un’azienda agricola del luogo. L’arrestato, cosi come disposto dall’Autorità Giudiziaria è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa della celebrazione del rito direttissimo.