Nella
mattinata odierna, su delega della Procura della Republica di Napoli Nord, i
Carabinieri della Sezione Radiomobile e della Stazione di Lusciano del Reparto Territoriale di Aversa hanno dato esecuzione
all’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari
emessa dal GIP del Tribunale di Napoli Nord su richiesta della locale Procura
della Repubblica nei confronti di due indagati ritenuti responsabili dei reati
di detenzione e porto di materiale esplodente per aver fatto deflagrare degli
ordigni esplosivi in danno di un noto ristorante del centro di Aversa e di una
autovettura.
I
due indagati si identificano in :
·
CAPONE Antonio
nato a Giugliano in Campania in.1951;
·
CAPONE Agostino,
nato a Napoli in 1975;
L’attività
d’indagine condotta in ordine alle modalità di esecuzione, l’analisi degli
ordigni esplosivi e del relativo confezionamento, la loro non elevata
potenzialità offensiva, escludeva fin da subito la matrice camoristica
riconducendo le ipotesi investigative nell’alveo della criminalità comune,
ovvero a problematiche di natura personale.
Dalle attività investigative espletate sul conto della P.O. emergeva che
questi nella precedente attività di promotore finanziario, risultava debitore nei confronti di vari
soggetti di ingenti somme di denaro. Dal
prosieguo delle indagini risultava infatti che uno di tali creditori, poi tratto in
arresto, al fine di indurre la
P.O. a saldare il proprio debito ammontante a centinaia di
miglkiaia di euro aveva, con l’ausilio del padre, dapprima a minacciato la
vittima anche a mezzo telefono e quindi posto in essere in data 24 settembre
2013 un attentato dinamitardo in danno del ristorante di proprietà della moglie
della P.O..
La
mancata risoluzione della questione debitoria induceva gli indagati a nuove
minacce telefoniche cui seguiva un successivo attentato dinamitardo questa
volta in danno dell’autovettura di proprietà di uno dei familiari della vittima
e consumato il 03 ottobre 2013 nello spazio antistante l’abitazione delle
persone offese.
Gli
indagati dovranno alresì rispondere dei
reati concorso in danneggiamento,
esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle cose.
Dalle prime ore della giornata odierna,
in San Felice a Cancello, provincia di Caserta, è in corso un’operazione condotta dai Carabinieri della Compagnia di
Maddaloni, coordinati dalla Procura di Napoli – Direzione Distrettuale
Antimafia, che ha portato, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare
emessa dal G.I.P di Napoli, nei confronti di 9 soggetti già destinatari di provvedimenti
cautelari il 6 novembre scorso, tutti ritenuti responsabili di reati di
associazione finalizzata al traffico illecito e detenzione ai fini di spaccio di
sostanze stupefacenti.
L’attività di indagine sviluppata dai
Carabinieri di Maddaloni, condotta dal mese di settembre a quello di novembre
2011, ha permesso di delineare la struttura di un’associazione a delinquere
finalizzata al traffico di illecito di sostanze stupefacenti, le cui condotte
sono state poste in essere nel pieno centro cittadino di San Felice a Cancello
in prossimità di una scuola di danza e di un ufficio postale.
Le indagini, basate su attività di
videoripresa, effettuate mediante l’utilizzo di due telecamere opportunatamente
occultate, nonché su numerosi sequestri di sostanza stupefacente del tipo
hashish, hanno consentito di documentare oltre 400 episodi di cessione al
dettaglio della sostanza stupefacente.
Dei nove soggetti destinatari della
misura cautelare, solo due sono accompagnati presso le rispettive abitazioni e
sottoposti agli arresti domiciliari.
In Santa Maria La Fossa i Carabinieri
della Stazione di Grazzanise hanno
arrestato, per furto, il cittadino albanese XhepaAndi cl.1981, di Grazzanise, sorpreso ad
asportare parti meccaniche da un veicolo parcheggiato all’ interno di
un’azienda agricola del luogo. L’arrestato, cosi come disposto dall’Autorità
Giudiziaria è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa della celebrazione
del rito direttissimo.