Dal mese di ottobre i Servizi
Integrati di Telemedicina (SIT), inaugurati a luglio dal presidente della
Provincia, Domenico Zinzi, principale
artefice dell’attivazione del servizio, hanno ampliato la rete dei servizi
offrendo la possibilità di eseguire ecografie. Nei giorni scorsi è stato
avviato uno screening cardiologico e
sabato, a Vairano, è stato dato il via al controllo remoto di pace-maker e
defibrillatori. I portatori di un device Medtronic, quindi, oltre ad essere
sottoposti ad elettrocardiogramma e a visita cardiologica, hanno potuto
controllare lo stato di funzionamento del dispositivo al quale è affidata la
stimolazione elettrica del loro cuore. Grazie al Sit sono state eseguite 90
ecografie e la Telecardiologia, coordinata dai dottori Michele Viscusi e Angela
Martone, al suo esordio ha registrato ben 35 screening cardiologici e il
controllo di 5 pace-maker, consentendo tra l’altro di correggere il
malfunzionamento di un device.
Il primo camper con a bordo il
mammografo ha già raggiunto molti centri dell'Alto Casertano, come Mignano
Monte Lungo, Conca della Campania, Galluccio, Presenzano, Rocca D'Evandro, San
Pietro Infine e Vairano. In appena 8 uscite, coordinate dalla dottoressa Lucia
Potenza, sono state effettuate già 120 mammografie. In 30 casi sono state messe
in evidenza diverse patologie, che in un caso hanno condotto fino alla diagnosi
di carcinoma, in linea con i dati statistici nazionali. Usando semplicemente un
telefonino per trasferire i dati, è stato possibile fare ogni volta una
ventina di mammografie, refertate e stampate su lastra, in tempo reale, nella
radiologia dell'ospedale di Caserta. In tutti i comuni raggiunti dal servizio è
stata registrata sempre una grande partecipazione popolare, che ha spinto il
responsabile dei SIT, Aniello Leonardo Caracciolo, direttore dell'Uoc di
neurochirurgia dell'azienda ospedaliera "Sant'Anna e San Sebastiano"
di Caserta, ad estendere quanto più possibile i servizi offerti già in questa
prima fase, con la fattiva collaborazione dei medici di base.
Il progetto di Telemedicina è stato realizzato dalla
Provincia di Caserta attraverso il Por Campania 2000-2006 che ha inteso
valorizzare le aree rurali svantaggiate attraverso risorse destinate alla
fornitura di servizi di telemedicina e telesoccorso. Lʼinnovazione principale
consiste nel fatto che vengono utilizzate tecnologie della telefonia cellulare
con un notevole risparmio economico (fino a 200 volte meno dei costi iniziali e oltre) e un ulteriore miglioramento
tecnologico, che permette il trasferimento di una maggiore quantità di dati e
la trasmissione da qualsiasi luogo, purché abbia una copertura per la telefonia
cellulare.
"Siamo
soddisfatti dei risultati conseguiti con il nostro progetto di telemedicina –
ha dichiarato il presidente della Provincia di Caserta, Domenico Zinzi – che agisce secondo due criteri di operatività: prevenzione ed emergenza,
consentendo assistenza, domiciliare e non solo, ai malati gravi della zona che
non hanno possibilità di muoversi. La salute dei cittadini resta l’assoluta priorità
di qualsiasi pubblico amministratore”.
L'assessore Provinciale
all'Agricoltura, Stefano Giaquinto, ha avuto un ruolo decisivo nello sviluppo
ulteriore del progetto, tanto che oggi i Servizi Integrati di Telemedicina sono
gli unici ad essere stati realizzati per intero in ambito pubblico in
attuazione della Misura 4.11 del POR Campania.
Determinante il ruolo della Croce
Rossa, che supporta il servizio con il coordinamento formato da un numero
notevole di volontari tra medici e paramedici.
Grande l'impatto sociale
dell’iniziativa, che in questo caso si associa a concreti risparmi della spesa
pubblica e, non ultimo, a effetti positivi sul mondo del lavoro e dell'impresa.
Una sola giornata di degenza costa allo Stato da 800 a 1.000 euro. E' stato
calcolato che con la telemedicina e la teleassistenza si potrebbero ridurre i
costi dei 2/3.
L’esperienza della Provincia di
Caserta in telemedicina attraverso i SIT è certamente tra le più avanzate in
ambito pubblico in Italia.