Nella mattinata odierna, nell’ambito di un’attività investigativa
coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli - Direzione Distrettuale
Antimafia, i Carabinieri della Stazione di Casagiove hanno eseguito
un’ordinanza di custodia cautelare applicativa della misura coercitiva del carcere,
emessa dall’Ufficio GIP presso di Tribunale di Napoli nei confronti di treindagati,
gravemente indiziati, a vario titolo, del reato di estorsione aggravata dal
metodo mafioso.
I tre indagati, secondo le contestazioni, avvalendosi della forza
intimidatrice determinata sul territorio dal sodalizio camorristico denominato “clan
Perreca”, operante nella zona di Recale e comuni limitrofi, tra i quali
Casagiove, a partire dal mese di marzo ad oggi, a seguito dell’apertura di un
cantiere edile, avanzavano richieste estorsive nei confronti di imprenditore
edile, pretendendo una somma pari a 10.000,00 euro, da elargire in più tranche.
Nei confronti dei tre, l’11 novembre 2013, era stato già eseguito
un decreto di fermo con le medesime contestazioni, emesso dai magistrati della
Direzione Distrettuale Antimafia.
Ad uno degli arrestati è stata contestata anche la violazione alle
prescrizioni della sorveglianza speciale di PS con obbligo di soggiorno.
1. I Carabinieri della Stazione di
Sant’Arpino nel corso di un servizio coordinato di controllo del territorio
hanno proceduto all’arresto, in flagranza, di FERRANTE Carmine, cl. 72 del posto.
L’uomo a seguito di perquisizione domiciliare è stato trovato in possesso di
nr. 10 dosi di sostanza stupefacente di tipo marjiuana. L’arrestato è stato
tradotto presso la propria abitazione in regime degli arresti domiciliari.
Nel corso del servizio coordinato di
controllo del territorio i medesimi militari hanno deferito in stato di libertà
anche un 31enne ed un 46enne, entrambi di Orta di Atella sorpresi a vendere, su
pubblica via, sigarette di contrabbando, nonché deferito in Stato di libertà un
27enne di Sant’Arpino per inosservanza agli obblighi imposti con la misura
cautelate poiché trovato in possesso di gr. 0,5 di marijuana.
2.
In
Maddaloni (CE), militari del locale comando stazione hanno tratto in arresto,
in esecuzione all’ordinanza di sostituzione della misura cautelare emessa dal
Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, MONTEFORTE Giorgio, cl. 93 del posto.
L’uomo, già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari per il
reato di detenzione illecita di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, era
stato tratto in arresto in data 18.11.2013 dal Nucleo Radiomobile della
Compagnia di Maddaloni e condannato alla pena di otto mesi di reclusione.
L’arrestato è stato tradotto presso la casa circondariale di Santa Maria Capua
Vetere.
3.
Cesa
(CE). I militari del locale Comando Stazione hanno tratto in arresto DE
ANGELIS Salvatore cl. 74 del posto. L’uomo è stato sorpreso dai militari
dell’arma mentre esercitava, dopo aver rimosso i sigilli, la propria attività
all’interno della falegnameria ubicata in quella via marini, nonostante la
struttura fosse sottoposta, dal 29 ago 2013, a sequestro penale per abusi
edilizi accertati dal locale comando vv.uu.. L’arrestato è stato sottoposto
agli arresti domiciliari in attesa celebrazione del rito direttissimo.
4.
Nel
corso della notte, in Riardo (CE), i carabinieri della Stazione di Pietramelara
(CE), coadiuvati dal NORM di Capua hanno tratto in arresto, per rapina e
sequestro di persona, MUCA Arsen, cl. 69 e MUCA Etmond, cl. 79, entrambi
albanesi. Nella serata di ieri i MUCA, unitamente ad altri due complici, si
sono introdotti, mediante la forzatura della finestra della camera da letto, in
un’abitazione di Riardo all’interno della quale vi eranouna 47enne con la propria
figlia 24enne. I malfattori, tutti con volto parzialmente travisato da sciarpe
e berretti e con guanti in lattice calzati, costringevano le vittime, sotto
minaccia di una pistola e di un bastone in legno, a farsi consegnare gli
oggetti di valore (per circa 3.000 euro) e la somma contante di euro 400,00
circa, nonché una pistola, marca beretta, mod. 98 f, cal.9x21, regolarmente
detenuta.
Nel mentre però si consumava l’azione
delittuosa i malviventi venivano disturbati dal rincasare di una seconda figlia18enne
che, prima di essere rinchiusa unitamente alla madre ed alla sorella, in una
delle camere, riusciva a gridare chiedendo aiuto. Le urla della giovane donna
attiravano l’attenzione di alcuni clienti di un ristorante adiacente
l’abitazione che, portatisi sotto lo stabile, incrociavano i malviventi, ormai
in fuga. L’immediato intervento dei militari operanti permetteva di raccogliere
elementi utili alla identificazione e successivo rintraccio di due dei quattro
rapinatori che venivano bloccati in un appartamento in viale Italia di Riardo
(CE).Le vittime, seppur strattonate con violenza, non riportavano lesioni. Gli
arrestati sono stati associati presso il carcere di Santa Maria Capua
Vetere.