A seguito del
dibattito che in questi giorni si è sviluppato sulla questione della “Terra dei
Fuochi”, con riferimento alle attività promosse dal clero a tutela
dell’ambiente e a favore delle bonifiche dei terreni inquinati, il presidente
della Provincia di Caserta, Domenico
Zinzi, ha ritenuto doveroso fare alcune precisazioni: “In questa fase molto
delicata – ha spiegato Zinzi –
bisogna evitare strumentalizzazioni ed affrontare il problema ambientale in
maniera seria e concreta. E’ assurdo pensare che qualcuno possa non condividere
la battaglia a favore della bonifica dei suoli inquinati dagli sversamenti
della criminalità organizzata avvenuti negli ultimi decenni. Da cittadino di
questa terra, prima ancora che da rappresentante delle Istituzioni, sono molto preoccupato
da questa grave vicenda e il mio primo pensiero non può che essere la tutela
della salute dei cittadini. In riferimento alle attività promosse dalla Chiesa
attraverso i suoi parroci mi sono limitato a dire, e lo confermo, che oltre
alla doverosa protesta contro gli scempi ambientali, il clero dovrebbe
compiere, contestualmente, dall’alto della sua autorità morale, uno sforzo per
sensibilizzare la popolazione in merito al rispetto delle regole del vivere
civile e alla necessità di dar vita a un ciclo integrato dei rifiuti, che
preveda la costruzione degli impianti per il riciclo e lo smaltimento della
spazzatura, unica vera alternativa alle discariche, strutture realmente inquinanti
e alle quali ci opporremo sempre”.
“Dal mio
insediamento – ha aggiunto Zinzi -
ho sempre affrontato con decisione la questione ambientale, consentendo a
questa provincia di uscire dallo stato di emergenza in cui versava. Riguardo le
bonifiche, bisogna ricordare come la mia Amministrazione abbia effettuato
notevoli interventi legati allo svuotamento di quei siti che chi mi ha
preceduto ha consentito che venissero riempiti di spazzatura proveniente quasi
sempre dalle altre province campane. In particolare – ha proseguito il
presidente della Provincia di Caserta – abbiamo rimosso oltre 200mila
tonnellate dal sito di Ferrandelle a Santa Maria La Fossa, abbiamo fatto
sparire il cosiddetto “panettone” di Lo Uttaro a Caserta, abbiamo svuotato
numerose piazzole (l’ultima 3 giorni fa) nella discarica “Maruzzella” a San
Tammaro e abbiamo riparato a molti ulteriori danni prodotti da altri in
passato. Si tratta di fatti concreti, il resto sono chiacchiere in malafede”.