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martedì 5 novembre 2013

AMBIENTE – ZINZI: “GIUSTA LA BATTAGLIA PER LE BONIFICHE DEI SITI INQUINATI. VANNO EVITATE LE STRUMENTALIZZAZIONI E LA CONFUSIONE. GLI IMPIANTI UNICA ALTERNATIVA ALLE DISCARICHE”.



A seguito del dibattito che in questi giorni si è sviluppato sulla questione della “Terra dei Fuochi”, con riferimento alle attività promosse dal clero a tutela dell’ambiente e a favore delle bonifiche dei terreni inquinati, il presidente della Provincia di Caserta, Domenico Zinzi, ha ritenuto doveroso fare alcune precisazioni: “In questa fase molto delicata – ha spiegato Zinzi – bisogna evitare strumentalizzazioni ed affrontare il problema ambientale in maniera seria e concreta. E’ assurdo pensare che qualcuno possa non condividere la battaglia a favore della bonifica dei suoli inquinati dagli sversamenti della criminalità organizzata avvenuti negli ultimi decenni. Da cittadino di questa terra, prima ancora che da rappresentante delle Istituzioni, sono molto preoccupato da questa grave vicenda e il mio primo pensiero non può che essere la tutela della salute dei cittadini. In riferimento alle attività promosse dalla Chiesa attraverso i suoi parroci mi sono limitato a dire, e lo confermo, che oltre alla doverosa protesta contro gli scempi ambientali, il clero dovrebbe compiere, contestualmente, dall’alto della sua autorità morale, uno sforzo per sensibilizzare la popolazione in merito al rispetto delle regole del vivere civile e alla necessità di dar vita a un ciclo integrato dei rifiuti, che preveda la costruzione degli impianti per il riciclo e lo smaltimento della spazzatura, unica vera alternativa alle discariche, strutture realmente inquinanti e alle quali ci opporremo sempre”.

“Dal mio insediamento – ha aggiunto Zinzi - ho sempre affrontato con decisione la questione ambientale, consentendo a questa provincia di uscire dallo stato di emergenza in cui versava. Riguardo le bonifiche, bisogna ricordare come la mia Amministrazione abbia effettuato notevoli interventi legati allo svuotamento di quei siti che chi mi ha preceduto ha consentito che venissero riempiti di spazzatura proveniente quasi sempre dalle altre province campane. In particolare – ha proseguito il presidente della Provincia di Caserta – abbiamo rimosso oltre 200mila tonnellate dal sito di Ferrandelle a Santa Maria La Fossa, abbiamo fatto sparire il cosiddetto “panettone” di Lo Uttaro a Caserta, abbiamo svuotato numerose piazzole (l’ultima 3 giorni fa) nella discarica “Maruzzella” a San Tammaro e abbiamo riparato a molti ulteriori danni prodotti da altri in passato. Si tratta di fatti concreti, il resto sono chiacchiere in malafede”.