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giovedì 24 ottobre 2013

SOPHIA LOREN SFIDA "LA CASTA TRIBUTARIA" E DOPO 40 ANNI OTTIENE "LA SUA GIUSTIZIA " MA CHI GLI DARA LA SUA DIGNITA' PERSA NEL 1982 ??

Se devo essere sincero oggi  non so quali fossero le  dichiarazioni dell’allora presidente della repubblica  Sandro Pertini, dopo la sentenza della corte di Suprema di Cassazione nei confronti di Sophia Loren . Lui, che il giorno in cui l’attrice oscariana  fu posta  in stato di detenzione, nell’ ex istituto peniteziario femminile di Caserta per 17 giorni  in seguito ad una legge del 1982 la 516 , chiamata più comunemente “manette agli evasori “, dichiarò una frase che fece storia come quella “ ci sono andato io in carcere perché partigiano durante la guerra all’isola di Ventotene perché non ci può andare pure la Loren “. Ma il reato, del compianto  ed arzillo presidente della repubblica Sandro Pertini,  per cui è stato rinchiuso , riguardava la libertà di pensiero , non evasione fiscale o frode fiscale. Due reati completamente diversi l’uno dall’altro , ma il secondo che forse  ritenuto il più grave, si è sciolta come neve al sole dopo 41 anni dal suo compimento e 30 dalla sua iscrizione al ruolo. Ma all’attrice che oramai ha dimenticato, chi gli darà indietro quella dignità persa di quei giorni passati all’interno dell’ex istituto penitenziario di Caserta nell’anno 82? E’ possibile che oggi,  la giustizia tributaria tanto malata ancora tratti cause per anni d’imposta  del 1974 ??  Ma allora il singolo cittadino che non ha santi in paradiso , paga sempre di più rispetto a chi si può permettere un avvocato tributarista che esuma una vecchia circolare o si mette d’accordo con quale giudice tributario per esumare una vicenda di 30 anni fa ?? Certamente  non voglio urtare la suscettibilità dei legali della Loren o dell’attrice stessa che sono stati bravi a sfidare “la casta tributaria “ che tiene in piedi una vicenda per trenta lunghi anni, ma che con il passar del tempo perde sempre più credibilità e rischia, come nei casi accaduti nella città partenopea un caduta di stile con un provvedimento emesso  dai giudici del tribunale di Napoli su segnalazione dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli ordinò la libertà restrittiva nei confronti di 16 giudici tributari ed altrettanti funzionari della pubblica amministrazione.  A voi le conclusioni