Il Giudice
Designato dalla Sezione Giurisdizionale per la Campania della Corte
dei Conti ha confermato per l’intero importo di € 192.000 il
sequestro patrimoniale operato nei confronti del Consigliere
regionale Massimo IANNICIELLO.
A seguito degli
accertamenti eseguiti dai militari del Comando Provinciale della
Guardia di Finanza di Napoli, coordinati dalla
Procura Regionale
Campania
della
Corte dei Conti, era
emerso un danno erariale di
circa 192.000 euro,
derivante dalle irregolarità commesse nell’utilizzo
dei fondi
della Regione Campania
destinati all’attività
istituzionale da parte del
predetto
Consigliere.
In
particolare, secondo quanto emerso dagli accertamenti, il danno
erariale è così ripartito:
- circa 64 mila euro, quale vero e proprio danno patrimoniale arrecato alla Regione Campania;
- circa 128 mila euro, quale danno all’immagine arrecato al medesimo Ente.
L’attività di servizio svolta
trae origine
dall’attività
investigativa condotta sia su delega della Procura
della Repubblica di Napoli che della Procura Regionale presso la
Sezione Giurisdizionale per la Campania della Corte dei conti,
finalizzata a verificare, presso i competenti Uffici del Consiglio
Regionale Campania, l’ammontare degli
gli importi erogati, dal 2008, ai Gruppi Consiliari e ai singoli
Consiglieri nonché le modalità della loro determinazione, al fine
di accertare eventuali irregolarità nella gestione di detti fondi.
Le
investigazioni svolte dal
Nucleo Polizia Tributaria di Napoli, con specifico riferimento ai
mandati di pagamento relativi ai capitoli 5091/5093 (Fondo
Comunicazione per l’attività istituzionale)
del bilancio della Regione Campania, relativi agli anni 2010/2012,
hanno permesso di evidenziare come il Consigliere regionale Massimo
IANNICIELLO Massimo si
sia avvalso di fatture per operazioni inesistenti,
al fine di ottenere indebiti rimborsi per attività di comunicazione
dallo stesso mai effettivamente sostenute, per un importo di
circa euro 64mila.
In base alle
risultanze acquisite,
la Procura Regionale
Campania della Corte dei Conti
ha quindi richiesto e ottenuto dalla Sezione Giurisdizionale per la
Campania - nei confronti del citato Consigliere regionale - il
sequestro conservativo
di n.
3 beni immobili [siti in Casandrino (NA)] e delle somme dovute allo
stesso a titolo di indennità di carica e di indennità di fine
mandato (nei limiti del quinto), sino a concorrenza di euro 192.000
(pari al complessivo danno erariale accertato a titolo di dolo e/o
colpa grave).
Tale provvedimento
cautelare,
eseguito dal Nucleo Polizia Tributaria di Napoli in data 3 luglio
2013, è stato confermato nell’udienza del 23 agosto scorso per
l’intero importo dal Giudice Designato dalla Sezione
Giurisdizionale per la Campania della Corte dei Conti.