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martedì 16 luglio 2013

Piedimonte Matese: droga negli Istituti Scolastici, smantellata dai Carabinieri una rete di spacciatori. Sotto sequestro oltre un chilogrammo di stupefacenti.




Ancora un blitz antidroga dei Carabinieri della Compagnia di Piedimonte Matese che alle prime luci dell’alba hanno eseguito quattro arresti per spaccio di sostanze stupefacenti e una misura cautelare dell’ obbligo di presentazione giornaliera alla Polizia Giudiziaria. Le indagini durate alcuni mesi, tra la fine del 2012 e il 2013, condotte dai militari del Nucleo Operativo, hanno portato a smantellare una rete di spacciatori che si occupava di rifornire in prevalenza giovani studenti presso gli Istituti Scolastici di Piedimonte Matese e Alife. Le fasi di spaccio sono state attentamente monitorate giorno per giorno, con servizi di osservazione e pedinamento, supportati da una attività tecnica espletata attraverso intercettazioni telefoniche. Le risultanze investigative raccolte dai Carabinieri, sono state racchiuse in una informativa inviata alla competente Autorità Giudiziaria dalla quale sono scaturire le seguenti ordinanze di custodia cautelare: in carcere è finito Roman Luponio 22enne, di Piedimonte Matese, agli arresti domiciliari Fabio Mainolfi, 32enne di Piedimonte Matese, Mercedes Gonzalvo, 56enne di Alife e Veronica Gentile, 18enne di Alife, mentre un obbligo di presentazione giornaliera alla Polizia Giudiziaria è scattato nei confronti di Alessio Gentile, 21enne di Alife. Le persone arrestate, con ruoli diversi, si occupavano di rifornire gli acquirenti di “marijuana” e in qualche caso “eroina”. Sono state circa 20 le persone, per lo più giovani studenti, anche minorenni, identificate e segnalate quali assuntori, ma non si esclude che alcuni di loro fossero coinvolti anche nell’attività di spaccio. Per questi motivi le indagini non possono ritenersi concluse, ulteriori sviluppi infatti potrebbero emergere già nei prossimi giorni con altri arresti. Singolare il linguaggio utilizzato per l’acquisto delle dosi di stupefacenti, “portami i limoni o le cime”, voleva significare “marijuana”, “portami le uova”, significava “eroina”. Nel corso delle indagini sono stati sottoposti a sequestro circa un chilogrammo di stupefacenti per un totale di oltre milleduecento dosi, nonché bilancini di precisione e materiale per il confezionamento. Veronica Gentile, la più giovane del gruppo, iscritta ad un Istituto Scolastico di Piedimonte Matese, si occupava in particolare di portare la droga direttamente all’ interno della scuola e quotidianamente assicurava il suo fidanzato Roman Luponio, se “la giornata” di spaccio fosse andata in modo soddisfacente. 
  1. I Carabinieri del Comando Stazione di Vitulazio hanno tratto in arresto DIALLO Madi, cl. 89 del Mali, pregiudicato, in atto detenuto in regime di arresti domiciliari presso la casa carità denominata “Madre Teresa Di Calcutta” sita in quella via P. Lagnese nr. 1 per evasione e resistenza a P.U commessi il 10 luglio scorso. I militari dell’Arma gli hanno notificato un provvedimento emesso dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Ce) – sezione distaccata di Caserta, a seguito della richiesta di aggravamento avanzata dai militari dell’Arma per le diverse violazioni agli obblighi imposti dall’A.g. L’arrestato, è stato associato presso la Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere.


  1. I Militari della Stazione di Cesa hanno tratto in arresto PEZZURRO Pasquale, cl. 71 del posto, pregiudicato, nei cui confronti, i carabinieri, hanno notificato un’ordinanza di aggravamento della misura cautelare per le continue violazioni agli obblighi imposti dall’A.G. IL PEZZURRO, che al momento dell’esecuzione del provvedimento si trovava agli arresti domiciliari presso la sua abitazione, è stato condotto presso la Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere.

  1. Mondragone. I carabinieri del locale comando Stazione hanno tratto in arresto MENALE Gianluigi, cl. 90 del posto per violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale. L’uomo che per futili motivi aveva poco prima dell’intervento dei carabinieri, minacciato di morte la moglie, ha poi aggredito i militari dell’Arma intervenuti che volevano identificarlo. L’arrestato è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso il proprio domicilio, in attesa del rito direttissimo.