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mercoledì 17 aprile 2013

OPERAZIONI SISTRI - LA GUARDIA DI FINANZA CON LA DDA DI NAPOLI CHIEDE ED OTTIENE 22 ORDINANZE DI CUSTODIA CAUTELARE


A conclusione di indagini dirette dalla procura della Repubblica di Napoli – DDA - sulle procedure di affidamento, progettazione e realizzazione del Sistema di Tracciabilità dei Rifiuti denominato ‘SISTRI’, il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Napoli sta dando esecuzione, sul territorio nazionale, a numerose misure cautelari di cui 3 di custodia cautelare in carcere, 19 di arresti domiciliari e 4 di obblighi di presentazione alla p.g. emesse dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, per il reato di associazione per delinquere finalizzata all’emissione e all’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti con conseguenti dichiarazioni fraudolente mediante l’utilizzo degli stessi documenti contabili, nonché alla corruzione di pubblici ufficiali.
Sono stati, inoltre, eseguiti sequestri preventivi di somme e beni per un importo complessivo di oltre dieci milioni di euro e sono in corso numerose perquisizioni
Destinatari delle misure custodiali in carcere sono un ex amministratore delegato della Selex Service Management Spa., società controllata da Finmeccanica operante nel settore delle telecomunicazioni terrestri e satellitari, un suo fratello, a cui fanno capo diverse società operanti in Roma, e un imprenditore campano operante nell’area dell’elettronica applicata alla sicurezza.
Destinatari delle misure cautelari personali degli arresti domiciliari sono gli amministratori di società compiacenti che si sono prestati, attraverso le loro aziende, a fungere da collettori per il trasferimento dei proventi corruttivi e per l’emissione delle false fatture. Taluni di loro ricoprivano il ruolo di prestanome di società riconducibili del suindicato imprenditore campano, costituite al solo fine di emettere o ricevere fatture per operazioni inesistenti per giustificare i trasferimenti di danaro.
Destinatario della misura cautelare degli agli arresti domiciliari è anche un professionista,che ha agito in qualità di consulente del Ministero dell’Ambiente per la valutazione del contratto del SISTRI e, poi, di presidente della Commissione di Vigilanza sulla realizzazione del progetto
La lunga e complessa attività d’indagine condotta dal Nucleo di Polizia Tributaria di Napoli ha permesso di fare luce sull’affidamento e gestione di un affare stimato in circa 400 milioni di euro per i primi cinque anni.
Per anni sul progetto non è trapelata alcuna informazione in quanto sullo stesso è stato apposto il segreto di Stato, in virtù del quale il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha proceduto, nel dicembre 2009, ad un affidamento diretto alla società Selex Service Management Spa che, autonomamente aveva anche proposto il progetto al medesimo Dicastero.
Aggiudicatasi l’affidamento, tuttavia, la Selex Service Management S.p.a., in violazione – secondo l’ipotesi accusatoria - delle previsioni contrattuali nonché delle esigenze di sicurezza nazionale poste a base dell’apposizione del citato segreto di Stato, ha quindi fatto ricorso a terzi soggetti per realizzare parte del Sistema (progettazione, realizzazione e distribuzione dei dispositivi tecnici, tenuta dei corsi per la formazione del personale, costruzione e realizzazione dei centri presso i quali collocare le infrastrutture tecnologiche, gestione del call center).
Le indagini hanno evidenziato che i continui ritardi nell’avvio del SISTRI, ancora oggi non operativo nonostante l’esborso annuale da parte dei soggetti obbligati all’adempimento, erano altresì dovuti alle inefficienze di un Sistema che sin dal suo primo test generale (il c.d. click day) si è rilevato non idoneo a gestire l’acceso contemporaneo del numero di utenti contrattualmente previsti.
In tale contesto, le indagini hanno messo in evidenza un grave quadro indiziario riguardo un articolato sistema di false fatturazioni e sovrafatturazioni nei rapporti tra la Selex Service Management S.p.a. e società direttamente o indirettamente riconducibili all’imprenditore campan e alla creazione di fondi neri in parte utilizzati a beneficio dell’ ex amministratore Selex Service Management S.p.a e di suo fratello nonchè di persone a loro vicine e in parte finiti nella disponibilità dello stesso imprenditore campano.
Attraverso falsi contratti di forniture sono stati inoltre creati altri fondi per sponsorizzare con cifre esorbitanti la squadra di calcio abruzzese
Gli investigatori, seguendo i flussi finanziari, hanno individuato anche la costituzione di società estere in paradisi fiscali del Delaware e l’apertura di conti correnti cifrati all’estero sui quali sono confluite somme destinate al pagamento di tangenti.
Il giro complessivo di fatture per operazioni inesistenti posto in essere ed accertato dagli uomini della Guardia di Finanza ammonta a circa 40 milioni di euro.